Raffaele Sollecito è a Portogruaro, eccolo fotografato in un bar del centro

Da quanto si è appreso, la coppia aveva un appuntamento con una tv americana, per un'intervista in esclusiva. La presenza di Sollecito non è passata inosservata e si è creato un capannello di persone incuriosite, che ha atteso fino a che la coppia non è uscita.

Prima di risalire in auto, verso una destinazione ignota, Raffaele e Greta non hanno rilasciato dichiarazioni Sollecito, condannato in secondo grado nella tarda serata di ieri per l'omicidio di Meridith Kercher, era stato fermato a a Udine dalla Squadra Mobile, e portato negli uffici della Questura per la notifica del provvedimento del divieto di espatrio emesso nei suoi confronti a seguito della sentenza di condanna a 25 anni pronunciata ieri sera nell'appello bis dalla Corte d'Assise di Firenze.

Secondo quanto si apprende Sollecito ieri si era recato a Oderzo dove risiede Greta, la nuova fidanzata conosciuta in aereo alcune settimane fa, e con lei era andato in Austria, da dove i due sono poi rientrati dopo alcune ore. I due viaggiavano a bordo di una Mini Cooper intestata alla ditta del padre della ragazza. L'auto è stata notata in transito in direzione Nord attorno alle 15.00 al rilevamento autostradale di Palmanova. Sollecito ha quindi trascorso la notte in un albergo a Venzone, comune della Carnia che dista circa cento chilometri da Villach, confine tra Italia e Austria. Da Venzone è anche facilmente raggiungibile il confine con la Slovenia, che dista una cinquantina di chilometri.

«Il nostro assistito - hanno detto i legali di Sollecito - non ha mai pensato alla fuga e ha consegnato spontaneamente il passaporto. Ora è in attesa che vengano apposti alcuni timbri e completate le pratiche burocratiche». Una volta consegnato il passaporto, Sollecito sarebbe ripartito alla volta di Oderzo con Greta, la fidanzata. Ma si sarebbe fermato a Portogruaro.

Il padre della ragazza da Oderzo, si rifiuta di svelare dove i due fidanzati si siano rifugiati dal clamore e dall'assedio dei media. «Sollecito e mia figlia sono assieme, so dove sono - ha detto l'uomo - ma non lo posso certo riferire». Il presidente della Corte d'assise d'appello di Firenze, Alessandro Nencini intanto spiega come ora che l'ordinanza è stata eseguita. Non sono previsti altri provvedimenti nei confronti del ragazzo. "Lui sta in Italia, la questione è chiusa qua" ha detto, "Non c'è motivo di immaginare altro". Ovvero un provvedimento di arresto.