Raffaele Costa non molla vuole comprare l’Excelsior

Il giovane finanziere veneziano, affiancato dal manager Antonio Onorato pronto a mettere sul piatto 65 milioni. La proposta al vaglio del nuovo gestore Hines
Di Enrico Tantucci

LIDO. Per il rilancio dell’Excelsior del Lido, Raffaele Costa non si arrende. Il giovane finanziere di origine veneziana ma trasferitosi oltremanica, proprietario della società Tyndaris - affiancato nell’operazione da un altro manager veneziano del settore alberghiero come Antonio Onorato, già amministratore delegato del Laguna Palace è pronto a mettere sul piatto circa 65 milioni di euro per l’acquisto dell’hotel e un’altra cinquantina per la sua ristrutturazione, per farne la punta di diamante di un sistema di alberghi di lusso italiani.

EstCapital - la società di gestione che prima gestiva il fondo RealVenice 1, di cui fa parte anche l’Excelsior oltre al Des Bains - aveva un mandato a vendere l’hotel, con la presentazione di proposte irrevocabili di acquisto per l’albergo da presentare entro il 18 marzo. Ma il suo posto, su precisa richiesta dei quotisti del fondo legato agli immobili lidensi, visto il peggioramento della situazione economica, è stato ora preso da Hines, e l’indicazione del nuovo gestore sembrerebbe essere quella di tenere e valorizzare Excelsior e Des Bains, chiuso ormai da due anni, anziché venderli, vista la crisi del mercato immobiliare e il calo delle quotazioni, anche se il mandato a vendere non è stato formalmente ritirato e oltre a quella di Costa, entro il 18 marzo dovrebbe essere presentata almemo un’altra offerta da un operatore di origine anglo-indiana, che avrebbe raccolto una cordata di investitori oltremanica. Hines ha annunciato la predisposizione di un nuovo masterplan sul Lido per valorizzare il “pacchetto” che oltre a Excelsior e Des Bains, con il progetto di residenze alberghiere, riguarderebbe anche il Forte di Malamocco e lo stesso ex Ospedale al Mare, trattando con il nuovo proprietario la Cassa Depositi e Prestiti.

Un progetto che richiederà tempi lunghi. Costa punta invece sull’impazienza delle banche, visto che il Fondo RealVenice1 ha esposizioni per circa 160 milioni di euro e sulla fretta dei quotisti di essere adeguatamente remunerati. «Siamo pronti a esporree anche a Hines il nostro progetto - fanno sapere dall’entourage di Costa - che contribuirebbe a rilanciare adeguatamente l’Excelsior e non contrasterebbe con le strategie di valorizzazione degli altri immobili del Fondo. Il valore della nostra offerta non è molto inferiore a quello della stima patrimoniale del Fondo». Quello che vale sulla carta di più, circa 100 milioni di euro, è il Des Bains - grazie al progetto di trasformazione in residenze alberghiere - ma è quello più oneroso per un eventuale investitore.

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