Radioterapia, arrivano le psico oncologhe

Attivato anche uno specifico ambulatorio nutrizionale a favore dei pazienti seguiti 

Il reparto di Radioterapia dell’ospedale di Mestre ha introdotto due nuovi servizi in favore dei propri pazienti: il supporto psicologico e uno specifico ambulatorio nutrizionale. Tutte le azioni di accoglienza, per far fronte a questo genere di cure che interessa casi oncologici, è quindi studiato nei minimi dettagli, come voluto in maniera specifica dal primario Imad Abu Rumeileh.

Lo scorso anno sono 1.556 i pazienti trattati da questa unità operativa, e qualcuno si è dovuto anche sottoporre a più trattamenti per patologie multiple. Sono stati invece 253 i pazienti provenienti da altre aziende sanitarie, e le sedute di trattamento complessive sono risultate invece 21.916. «A chi è malato e si affida al nostro reparto, cerchiamo di garantire non solo la cura, ma anche l’attenzione e l’accoglienza» precisa il primario. «Al percorso diagnostico e terapeutico personalizzato, che come specialisti costruiamo per ogni paziente, abbiamo voluto aggiungere queste due particolari consulenze a livello psicologico e dell’alimentazione, che sono importanti e delicate per chi affronta la radioterapia».

Il servizio di supporto psicologico viene proposto in collaborazione con Avapo Mestre. «Garantiamo la presenza di due specialiste, impegnate già in Avapo sul fronte della psicologia applicata al settore delle malattie oncologiche», prosegue il dottor Abu Rumeileh. «Le psico oncologhe lavorano all’Angelo ogni lunedì dalle 9 alle 13, e sono a disposizione dei pazienti di Radioterapia, ma anche dei familiari dei malati. E, se necessario, offriranno il loro supporto anche agli stessi operatori, in un ambiente in cui anche per loro è forte la pressione psicologica».

Sapendo poi che pazienti candidati a trattamento radioterapico esclusivo, o trattamento radioterapico associato a chemioterapia, possono presentare uno stato nutrizionale compromesso prima di iniziare, o un peggioramento del loro stato nutrizionale come conseguenza del trattamento, ecco il secondo servizio. Per garantire ai pazienti in cura un supporto nutrizionale adeguato, è stata attivata una collaborazione con la Gastroenterologia diretta da Alessandro Caroli. (s.b.)

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