Raccolta fondi per i pazienti dell'Angelo, per ricordare l'amico morto
MESTRE. Trasformare il dolore per la perdita di un giovane amico, in un'occasione per ricordarlo e - soprattutto - aiutare gli altri.
È quello che fanno gli amici di Massimiliano Mocchi, venuto a mancare per un linfoma nel settembre del 2016: persone che si conoscevano e frequentavano fin dall'infanzia. Lo strazio per quella morte è stato grande, ma anche la volontà di fare qualcosa per ricordare Massimo e aiutare altre persone che si ritrovano a combattere con una malattia del sangue. Così sono nate le raccolte fondi tra amici - un gruppo di trentenni, per lo più di Campalto, dove Massimiliano abitava - a favore del Reparto di Ematologia dell’Ospedale dell’Angelo di Mestre.
“Il vostro impegno a sostegno del Reparto è encomiabile – ha detto ringraziandoli il Direttore Generale Giuseppe Dal Ben – ma voglio riconoscere e sottolineare quanto avete fatto anche a suo tempo, affiancando nella malattia Massimiliano, che qui è stato assistito per circa tre anni, e sostenendolo nel lungo periodo della malattia, stringendo relazioni anche con i medici e gli operatori del Reparto, dimostrando una passione per la persona malata che è un esempio per tutti”.
Mercoledì, questo gruppo affiatato di giovani amici ha consegnato al Reparto, nelle mani del Direttore Dal Ben e del Primario Renato Bassan, tre frigoriferi ed un tablet da mettere al servizio dei pazienti ricoverati. La strumentazione donata è stata acquistata con i fondi raccolti nel corso delle due edizioni del torneo di calcio “Pipa di Tabacco” creato in ricordo di Massimiliano e della sua passione per il pallone, e che si tiene i primi giorni di giugno nel campo sportivo di via Sabbadino a Campalto.
In tanti si sono mossi per far sì che il ricordo di Massimiliano, unito alla volontà degli amici di voler dare un contributo concreto alle tante esigenze del Reparto di Ematologia, arrivasse a buon fine. Così ad esempio, la società calcistica del Campalto San Benedetto ha messo a disposizione gratuitamente il campo da calcio in entrambe le edizioni, al pari numerosi genitori che frequentavano Massimiliano e la sua famiglia hanno cucinato durante il torneo e creato occasioni per la raccolta fondi.
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