Rabbia dei comunali, prosegue l'occupazione di Ca' Farsetti

VENEZIA. Seconda notte nel municipio occupato. Assemblea permanente e «lotta dura» a oltranza. I comunali fanno sul serio. E dopo la “presa in giro” del nuovo “no” ricevuto dal governo sul Patto di Stabilità alzano il tiro.
Assemblea nel pomeriggio. Hanno deciso di trascorrere anche la seconda notte all'interno della sala del consiglio comunale i dipendenti comunali. Lo hanno fatto dopo un'assemblea nel pomeriggio, aperta alla cittadinanza e partecipata da diversi candidati alle prossime elezioni: da Davide Scano dei Cinque Stelle a Nicola Pellicani del Pd, con la promessa di un incontro anche con l'altro candidato del centrosinistra alle primarie Felice Casson.
"Chiediamo incontro al ministro". «Ci preoccupa da tempo - rileva Federico Bozzanca, segretario nazionale Fp-Cgil - la situazione in cui è precipitato il Comune di Venezia, commissariato, colpito dai pesanti effetti dello sforamento del patto di stabilità e teatro di una difficile vertenza. I lavoratori, già turbati per l'incertezza e le gravi condizioni dell'Ente ieri hanno avuto l'ultima doccia fredda: il Governo, al contrario di quanto aveva garantito allo stesso Commissario, non intende mantenere le promesse e presentare all'interno del cosiddetto dl 'Milleproroghè un emendamento che aiuterebbe la città. Chiediamo al ministro Madia un incontro urgente».
Pellicani (Pd): "Solidale con loro". “Vorrei esprimere la mia solidarietà ai dipendenti comunali che stanno difendendo il loro salario, ma soprattutto la qualità dei servizi che il Comune eroga. – afferma Nicola Pellicani, in riferimento alla protesta dei dipendenti comunali -. Come anche oggi ho avuto modo di sottolineare, la città tutta deve mobilitarsi per affermare la specificità veneziana in modo che la città non sia penalizzata per come oggi è concepito il Patto di Stabilità. La futura amministrazione deve essere messa nelle condizioni di governare e svolgere così un lavoro di razionalizzazione della spesa agendo sugli sprechi senza ridurre i servizi e intaccare il salario dei lavoratori. Per quanto mi riguarda continuerò il mio impegno per sensibilizzare il Governo in modo da trovare una soluzione partendo dalle due proposte concrete che ho presentato la scorsa settimana.”
Fincato: "Intervengano i parlamentari" La questione dei comunali di Venezia non è nuova. Ma assisto alla schizofrenia delle prese di posizione e degli scarica barile. I tecnici (commissari nominati dai politici) non sono stati ascoltati dal Governo. I politici - sia di maggioranza che di opposizione - non vengono ascoltati però esprimono solidarietà ai lavoratori, dando la colpa agli "inetti" sottosegretari", sottolinea Laura Fincato, ex assessore del Comune di Venezia.
"Non so se le cose siano cambiate così tanto, ma ricordo che trasversalmente noi eletti veneziani (mi riferisco ad un caso in cui c'eravamo Cesare Campa, Luana Zanella ed io) eravamo stati per ore davanti al portone di Palazzo Chigi finché la nostra richiesta (in quel caso un finanziamento in legge speciale) non era stata accolta. Se non credete a me, chiedete agli elettori siciliani: ad ogni Finanziaria c'era il drappello di parlamentari che non si schiodava fino ad aver ottenuto il risultato. Ai nostri deputati e senatori, di maggioranza e opposizione, suggerisco di provarci: una forte azione sotto i palazzi della politica sarà sicuramente più efficace di una verbale solidarietà".
Ieri nel pomeriggio la rabbia esplode e arriva l’occupazione di Ca Farsetti, con una notte passata nell'aula comunale. Le sigle sindacali sono più che mai unite nel proclamare lo stato di agitazione e nell’annunciare proteste clamorose. I confederali di Cgil, Cisl e Uil, le Rsu e gli autonomi della Diccap, i più arrabbiati.
All’assemblea dei comunali volano parole grosse. Applausi a chi ricorda che «da tre anni questa situazione non viene risolta e anzi si è aggravata». «Adesso il Comune è a rischio default», grida dal palco del teatro il segretario della Cgil Sergio Chiloiro. Gli interventi dei sindacalisti a un certo punto vengono sospesi. «Basta! grida il delegato degli autonomi Luca Lombardo», «ci stanno prendendo in giro. Andiamo a Ca’ Farsetti e occupiamo».

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