Quindicimila cartoline in Regione. La “ricetta” del Pd

Trasporto pubblico locale, contro i tagli della Regione lunedì saranno consegnate a Palazzo Balbi, sede della giunta regionale, le 15 mila cartoline a sostegno della vertenza firmate dai pendolari...

Trasporto pubblico locale, contro i tagli della Regione lunedì saranno consegnate a Palazzo Balbi, sede della giunta regionale, le 15 mila cartoline a sostegno della vertenza firmate dai pendolari che utilizzano treni e bus. Una delegazione sindacale di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl, Faisa Orsa partirà domani dal piazzale della stazione di Santa Lucia per raggiungere palazzo Balbi per le 11.30 dove saranno ricevuti dagli assessori Chisso e Ciambetti. Bandiere, striscione unitario, le 15 mila cartoline e una gigantografia con le richieste alla politica veneta dopo quattro settimane di mobilitazione per il trasporto pubblico locale. E contro i tagli che penalizzano cittadini e lavoratori si scaglia il Partito Democratico veneziano con un documento delle segreterie comunale e provinciale. Michele Mognato e Claudio Borghello firmano un documento che denuncia ancora una volta come nei parametri regionali «non si è tenuto in debito conto la specificità di Venezia, il suo carattere multipolare, le necessità vitali del suo collegamento insulare e con la terraferma» e ancora l’assenza di valutazioni sui costi standard per la navigazione e la particolarità della situazione di Venezia che attende che arrivino in porto i cantieri di tram e Sfmr. Otto milioni di tagli su base annua nel settore navigazione, dice il Pd, sono una «pesante penalizzazione» per Venezia con effetti negativi che «ricadranno sul servizio ai cittadini, residenti e non, sui lavoratori di Actv, sull’economia della città e dell’indotto di area vasta in un momento di evidente difficoltà economica».

Mognato e Borghello propongono di andare oltre lo storico scontro tra enti con un percorso condiviso tra Regione, Provincia e Comune « con accordi che garantiscano lo sviluppo dei servizi e della mobilità dei cittadini, evitando lo scontro troppo spesso di natura politica». E ancora correttivi ai costi standard fino al completamento di tram e Sfmr; un progressivo adeguamento dei parametri finanziari di Actv «al modello di esercizio definitivo co l’accordo dei sindacati e partecipato con i lavoratori». E ancora, strategie programmatorie e gestionali innovative che «pongono al centro il servizio e non il business in vista della nuova messa a gara dei servizi», pensando anche alla futura città metropolitana. L’invito a Zaia e Chisso è chiaro: «Cambiate impostazione e aprite alla consultazione».

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