Questura di Venezia in lutto per la morte di Fabrizio Berton

Era da un decennio l’autista dei questori che si sono succeduti in laguna. Della Rocca: «Ho perso un amico»

Mitia Chiarin e Carlo Mion

VENEZIA. Lutto per la questura di Venezia e per le forze dell’ordine. Se ne è andato dopo una lunga malattia Fabrizio Berton. Un volto conosciutissimo in tutta la città perché da almeno un decennio lui era l’autista e il motoscafista che ha accompagnato ovunque i questori che si sono succeduti in città, responsabile anche della loro scorta.

Berton aveva 53 anni e  viveva in Riviera del Brenta con la compagna e la madre. Il questore Maurizio Masciopinto è andato ad esprimere personalmente la sua vicinanza alla famiglia in lutto assieme al dottor Vomiero nella casa di Mira. Masciopinto ha per lui parole piene di commozione: «Mio figlio lo chiamava "Fabrizietto” e tra noi scherzavamo dicendo che eravamo gli ultimi della vecchia guardia della polizia di stato».  

Lo ha ucciso la leucemia. I funerali non sono ancora stati fissati.

Lo ricordano, commossi, colleghi ed ex questori in pensione. La sua simpatia era dilagante e da tempo era stato nominato cavaliere della Repubblica. Era inoltre impegnato in tantissime iniziative di solidarietà e raccolte di fondi e aiuti.  «Lo ha portato via il male del secolo, lui ha portato questori ma anche ministri in giro per tutta Venezia» dice l’amico Giorgio Pavan che lo conosceva bene e che ha postato sui social la foto di Berton sollevando una ondata di commozione e cordoglio.

I MESSAGGI DI CORDOGLIO DEGLI EX QUESTORI

«Fabrizio per me era un amico e poi un collaboratore. Persona dall’eccezionale umanità e simpatia unica», sono le parole di Fulvio Della Rocca, già Questore di Venezia ed ex vice capo della Polizia. «Fabrizio è stata una delle persone che più di altri mi ha facilitato nell’esperienza veneziana. I viaggi con lui in motoscafo o in auto erano piacevolissimi perché sapeva sdrammatizzare i momenti di tensione grazie alla sua sensibilità che lo ha portato al forte impegno nel sociale. A volte questa sua sensibilità di sorprendeva. Quando sono andato via da Venezia mi ha fatto un bellissimo dono: un quadro di mia nipotina che aveva ripreso in una foto con tutti noi. Una delle cose più care che ho in casa. Ho perso un amico e la polizia una persona perbene. Per me è un grande dolore», ha sottolineato Della Rocca tra le lacrime.

«Stanotte ho perso una delle persone più belle che la grande famiglia della Polizia di Stato mi ha dato l’occasione di avere al mio fianco. Compagno fedele e allegro nei momenti difficili ed anche fantastica guida nella conoscenza della cultura veneziana», ricorda Angelo Sanna, ex Questore di Venezia, ora in pensione. «Sono amaramente felice di averlo visto per l’ultima volta pochi giorni fa, nella sua casa vicino alla mamma ed alla compagna ed aver scherzosamente ricordato i nostri bei momenti insieme anche fuori dal servizio ed in sella alle nostre moto. Buon viaggio Fabrizio anche da parte di mia moglie e dei miei figli con i quali sei sempre rimasto in contatto».
 «Ho e abbiamo perso una persona buona dal cuore immenso. Fabrizio era sempre pronto ad aiutare le persone più deboli, bambini e anziani - dice Vito Danilo Gagliardi, un altro Questore a cui Berton ha fatto da guida e scorte. «Collaboratore efficiente e discreto, sapeva sollevarti l’umore come pochi. Mai sopra le righe riusciva sempre a coinvolgerti nelle sue iniziative benefiche. Per me è una grande perdita umana», conclude Gagliardi.

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