Questione Settentrionale: per un italiano su due il Nord è discriminato

I dati del sondaggio Swg che saranno illustrati e analizzati giovedì a Mestre nel corso della prima giornata del “Festival della Politica” con i protagonisti nazionali
Conferenza stampa di presentazione del Festival della Politica che si terrà a Mestre a settembre - nella foto Pellicani e Cacciari
Conferenza stampa di presentazione del Festival della Politica che si terrà a Mestre a settembre - nella foto Pellicani e Cacciari

MESTRE. Nord Italia discriminato rispetto al Sud? Per quasi metà degli italiani non c’è dubbio: la risposta è sì. Gli sprechi e la bassa produttività del meridione, unite all’elevata evasione fiscale e al “parassitismo”, frenano la crescita settentrionale e dunque anche quella italiana.

Il dato emerge da un’indagine realizzata dall’Istituto demoscopico Swg di Trieste per il Festival della Politica. Il tema della questione settentrionale sarà al centro domani del confronto in programma alle 19 in piazza Ferretto tra Sergio Chiamparino (ex Sindaco di Torino, Presidente della Compagnia di San Paolo), Stefano Bruno Galli (Docente di Storia delle Dottrine Politiche all’Università Statale di Milano), Roberto Crosta (Segretario Generale della Camera di Commercio di Venezia) e Massimo Cacciari (Presidente Fondazione Gianni Pellicani).

Che il Nord sia discriminato, lo pensa nel modo più assoluto il 16% del campione, mentre un altro 30% è “abbastanza” d’accordo. In pratica, per quasi 27milioni di italiani (il 66% dei quali del Nord) le politiche adottate a livello nazionale continuano a penalizzare le popolazioni settentrionali. Un altro 46% del campione, invece, non la vede in questo modo e definisce l’affermazione “assolutamente” o “abbastanza” errata. Chi intravede la discriminazione, rivela diverse cause: gli sprechi della pubblica amministrazione nel Sud, l’evasione fiscale più diffusa in meridione, il parassitismo. Per invertire la tendenza, dunque, c’è forse bisogno di un piano di rilancio sociale ed economico per il Nord. La pensano così sei italiani su dieci. E se si puntasse invece a nuovi investimenti per il Sud, così da coprire un po’ il divario? Il 46% del campione di Swg è d’accordo, un 44% no, il restante, non sa. Per quanto riguarda in concreto gli interventi da mettere in campo per il settentrione (possibili più risposte), il 31% dice la “la detassazione” delle imprese che assumono, un altro 19% l’attuazione del federalismo fiscale, il 13% è convinto che si debba limitare l’afflusso di immigrati. Ma per rilanciare il Nord e diminuire pure le discriminazioni (domanda a più risposte), i provvedimenti urgenti sono la lotta all’evasione nel Sud (39%), un piano di rientro del debito pubblico ripartito secondo il reale indebitamento delle regioni (32%), il mantenimento di due terzi delle tasse nei territori (29%), un livello di tassazione basato sul costo della vita (24%). Alla resa dei conti, però, nella questione settentrionale la Macroregione del Nord incontra un basso appeal. Il 60% degli intervistati non la ritiene necessaria, il 26% invece la reclama. Una buona fetta, il 14%, non ha maturato alcuna opinione in merito.

Questo intanto il programma della giornata di apertura, giovedì 5 settembre. Ore 16: Corte LegrenzI - Filosofia e politica Politica e verità. Dal potere sovrano al potere invisibile Antonio Gnoli, Carlo Sini. Dove risiede il potere? Rispondere a questa domanda non è mai stato così difficile. La nozione di potere, facilmente identificabile con la figura del Sovrano e con le sue estensioni è ormai consegnata alla storia: quello che viviamo oggi è il tempo di un potere "invisibile", che si impone nella sua natura reticolare e sfuggente. La riflessione sul potere ne risulta radicalmente trasformata, e lo studio della sua circolazione all'interno della società introduce a una nuova impresa intellettuale che modifica la politica e il suo pensiero. Ore 17.30 Piazzetta Pellicani - Dialoghi Sovranità, potere e rappresentanza. Marco Revelli, Roberto Andò con Francesco Jori Il concetto di rappresentanza è vitale per la legittimazione della sovranità e quindi del potere. La crisi dei tradizionali partiti politici, fulcro della sovranità italiana per oltre quarant’anni, è ormai conclamata e minaccia di contagiare le stesse istituzioni democratiche. Nuovi strumenti, la televisione ieri, internet oggi, logorano sempre più la democrazia rappresentativa: la sensazione è quella di essere risucchiati in uno spettacolo della politica che, nei suoi esiti estremi, la riduce a spettacolo. Sempre più evidente appare dunque la necessità di ricondurre la politica stessa al suo significato originale: l’arte di governare. Ore 18 Corte LegrenzI – Leggiamo di politica. La Confederazione italiana. Geminello Alvi con Giuseppe Zaccaria. Da quando Giacomo Leopardi le dedicò il Discorso sopra lo stato presente dei costumi degli Italiani, la "natura" del nostro popolo si è rivelata come un groviglio di problemi irrisolvibili. Geminello Alvi torna sull'annosa questione, con la sapienza di sterminate letture, ma anche con una straordinaria intelligenza rabdomantica e con disincantata ingenuità, qualità rare che gli consentono di vedere le cose come sinora nessuno le aveva mai colte. Ore 19 Piazza Ferretto - Dialoghi. La questione settentrionale. Sergio Chiamparino, Stefano Bruno Galli, Massimo Cacciari, Roberto Crosta con Beppe Gioia: Nord Italia discriminato rispetto al Sud? Per due terzi degli italiani non c’è dubbio: la risposta è sì. Gli sprechi e la bassa produttività del meridione, unite all’elevata evasione fiscale e al “parassitismo”, frenano la crescita settentrionale e dunque anche quella italiana. Il dato emerge da una indagine svolta da Swg per il Festival della Politica. Uno stato nato centralista, datosi faticosamente un ordinamento su base regionale, davanti all’affermarsi della globalizzazione e quindi davanti alla fine dello Stato-nazione, non è ancora riuscito a dotarsi di una struttura istituzionale adeguata. Ore 20.45 Piazzetta PellicanI - Dialoghi. I sistemi elettorali. Ilvo Diamanti con Monica Maggioni. Ogni sistema elettorale stimola negli elettori e negli attori politici specifiche strategie e può radicalmente cambiare il volto di una democrazia riguardo la responsabilità, l'efficienza e la rappresentatività delle sue istituzioni. In Italia è in vigore una legge elettorale per l’elezione del Parlamento che, seppur trasversalmente considerata sciagurata per alcuni tratti non in linea con il principio di sovranità del popolo, è rimasta immutata dal 2005: uno dei tanti paradossi della democrazia italiana. Ore 22 Piazza Ferretto - Reading. Umorismo e comicità nell’epoca dell’inciucio. Dario Vergassola. La notizia scorre, rimbalza, esplode, punge, inzacchera, schiaccia, schiaffeggia, strappa. Dario Vergassola, con la rapidità e l’efficacia della battuta, rilegge l'Italia, la nostra storia, la politica e i costumi. Tutto scorre: gli scandali economici e gli inciuci di palazzo, le orge di potere e le orge dopo il potere, e Vergassola, ci sa abilmente condurre in questa successione politica dove qualcuno è riuscito a confezionarsi una sola fugace battuta mentre altri cavalcano la comicità da anni. Perché quasi sempre la battuta è già dentro la notizia, dentro la stessa Ansa divulgata dalla segreteria politica, ma basta aggiungere una virgola, un punto interrogativo o un aggettivo per passare dalla cronaca alla satira di Dario Vergassola. Ore 22.30 Al Palco (p.tta C.Battisti) - La notte dei pensieri: musica e filosofia. La liberazione della musica dalla tutela della filosofia Elio Matassi con Federico Nicolaci e Davide Grossi. Presenta Massimo Donà. L’incontro affronta i temi dell’antico e complesso rapporto che tiene insieme musica e filosofia; e lo fa a partire dalla consapevolezza del fatto che, pur avendo queste due discipline un’origine comune, forse hanno ormai l’unico e improcrastinabile compito di farsene testimoni in forma radicalmente diversa.

Eventi collateralI In piazzetta Zorzetto, dalle 16 alle 21, primo giorno dello stand dell’Informagiovani di Mestre-Venezia con distribuzione di materiali informativi e consulenze in materia di mobilità internazionale, lavoro, formazione, associazionismo e auto-imprenditorialità. Sempre in piazzetta Zorzetto, alle 20, il dibattito sui nuovi lavori affronterà l’argomento “Non solo network…Ict e lavoro con i giovani”, con Gianfranco Bettin, Carlo Fantozzi, Marco Gaudino. Nel tardo pomeriggio alla Pasticceria Bido, l’Aperipolitico, aperitivo con intrattenimenti musicali. Alla Trattoria Cuccagna, la cena al lume di candela accompagnata dal vignettista Simone Frosini. Al bar Stendardo el bar Esquina de Luxe, aperitivo con cena. All’Officina del Gusto, ore 19, l’inaugurazione della mostra di fumetto “Adriano Olivetti, un secolo troppo presto” di Marco Peroni e Riccardo Cecchetti. Al Palco, ore 19, presentazione del libro “Porto Marghera la legge non è uguale per tutti", di Claudio Callia.

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