«Queste sono navi a misura di Bacino»
Molti se la ricordano attraccata al molo di San Giorgio, pronta ad accogliere i suoi “marinaretti”. Era il 19 settembre 1951 quando Vittorio Cini presentò a tutta Venezia quella che sarebbe diventata la nave scuola del Centro Marinaro, la goletta «Giorgio Cini». La nave fece l’ultima crociera nel 1967, poi il declino. La nave verrà acquistata nel 1979 dalla Cassa Depositi Francese e restaurata, con il nome originario di «Belem», riprendendo a cavalcare le onde, portando nel mondo il messaggio di «disciplina coraggio e fraternità».
Attraccato in Riva degli Schiavoni, di fronte al Museo Navale, ieri il veliero è tornato a salutare l’Isola di San Giorgio mentre la banda suonava l’inno francese e italiano. Accolto dall’ambasciatore francese Alain Le Roy, il sindaco Giorgio Orsoni ha detto che «sono queste le navi che sarebbe bello veder passare in bacino» aggiungendo che se da un lato vedere la Belem rinnova la ferita di non averla saputa trattenere dall’altro è una gioia perché ricorda la ripresa che Vittorio Cini ha saputo ridare alla città. Su questa nave hanno conosciuto il mare generazioni di marinai. Ora è comandata da un bretone Jean Alain Morzadec, ma anche l’allora bambino Giovanni Alliata di Montereale, nipote di Vittorio Cini, che la ricorda come parte della sua infanzia. Fino al 27 aprile sarà possibile visitarla e conoscere le storie che ogni parte della struttura custodisce. La storia della nave è raccontata anche a terra, in una parte del Museo Navale dove è in corso una mostra con testimonianze, modellini di navi e filmati d’epoca.
Vera Mantengoli
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