«Questa volta sono proprio rovinato»
STRA. «Sono rovinato, non è rimasto più nulla». Risponde così Gianni Simionato a chi gli chiede quanta roba abbiano portato via i delinquenti. Ci vorrà tempo e lucidità per calcolare un bottino comunque ingente (si parla di oltre 100 mila euro), che ammonta in pratica al valore dell’intera merce esposta nella gioielleria. Fuori dal suo negozio, una seconda casa, con addosso i guanti di lattice della scientifica che sta ancora operando all’interno, Simionato si dice provato, ma trova la forza per parlare: «Questa bottega non era solo il mio lavoro, ma anche la mia passione, la mia vita, la mia famiglia: non è rimasto più nulla ed è la quarta volta che mi succede. In più non sono assicurato, proprio per via dei precedenti e non sarà facile ripartire adesso. Certo, bisogna pur lavorare, ma stavolta sono proprio rovinato».
Simionato è titolare della sua gioielleria dal 1962: dal ‘66 il marchio Simionato Gioielli si affaccia sulla piazza di Stra, nel trafficato incrocio della Brentana. Il titolare ripercorre gli attimi della rapina ancora visibilmente sotto choc: «Erano clienti come altri, due di loro venuti prima di Natale, mi pare il 18 dicembre, per vedere, avere un preventivo, scegliere e pagare gli oggetti acquistati. Avevano accento siciliano, uno diceva di essere nipote del più anziano, che poi ieri sembrava il capo. Era “il vecchio” che dava gli ordini. Ieri è successo tutto in dieci minuti, 15 al massimo. È entrato prima lui, l’anziano, sulla settantina, da solo. Poi è arrivato quello che lui chiamava il nipote, assieme a un amico. Quando mi sono avvicinato alla vetrina per prendere il pannello con gli orologi, mi hanno puntato le armi, disteso per terra e legato. Poi hanno preso tutto e sono scappati. Io mi sono trascinato a saltelli fino al telefono e ho chiamato i carabinieri».(f.d.g.)
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