Questa volta c’è un guasto alla vettura: tram ancora fermo

Bus sostitutivi per un’ora e mezzo, Stifanelli (Pmv): «Problema del singolo convoglio, la rete elettrica non c’entra nulla». Ma il servizio non si dimostra affidabile

MESTRE. Tram fermo per un’ora e mezzo: l’ennesimo inconveniente si è verificato ieri pomeriggio, verso le 16.30, anche se questa volta la rete elettrica che tanto ha fatto dannare i tecnici di Pmv nelle ultime settimane questa volta non c’entra. Il guasto infatti ha riguardato la scheda elettronica di una vettura che si è fermata davanti alla chiesa dei padri Cappuccini, a Mestre, mentre viaggiava in direzione di Favaro Veneto. Il mezzo si è fermato e ha fatto da tappo, bloccando anche gli altri convogli che circolavano tranquillamente e avrebbero dovuto raggiungere Piazza Barche e tutte le fermate successive fino al capolinea di Favaro. Il blocco del mezzo, e dei convogli che seguivano, ha mandato in tilt la circolazione tanto che, in attesa dell’arrivo dei vigili urbani, è stato l’autista del convoglio guasto a scendere e a dirigere il traffico. A causa dell’incidente, Pmv e Actv hanno deciso di attivare il servizio dei bus sostitutivi, che hanno fatto avanti e indietro per circa un’ora e mezza.

Nel frattempo, utilizzando il trattore, il siluro rosso è stato trainato fino al deposito di Favaro Veneto, e poi nel tardo pomeriggio è ripreso il servizio del tram. «È un tipo di guasto che non si verificava da tempo», spiega Antonio Stifanelli, a capo di Pmv, la società del comune che si occupa delle gestione del tram, «e che ha riguardato una scheda della vettura, non la rete elettrica, che continua a funzionare regolarmente». Una precisazione che serve ad allontanare le polemiche dopo le numerose interruzioni del servizio causate proprio dai guasti alla cabine e alla rete elettrica che alimenta il tram, tanto che a fine agosto si era reso necessario un confronto con Enel per capire di chi fossero le responsabilità, e chi fosse chiamato a intervenire.

«Gli aspetti della rete elettrica sono stati risolti», aggiunge Stifanelli, «e lo dimostra il fatto che le altre vetture hanno sempre continuato a correre». «Molto buona», aggiunge, «anche l’affluenza delle persone che si sono spostate tra Mestre e Marghera». L’altro giorno infatti il tram è arrivato per la prima volta a Marghera, passando sotto la stazione ferroviaria di Mestre: quaranta minuti di percorso per andare da via Monte Celo, a Favaro, alla zona commerciale del Panorama. Soprattutto sabato, giorno di mercato, sono state migliaia le persone che hanno usato il tram per raggiungere piazza Mercato a Marghera. La prossima tappa, fissata per la primavera del 2015, prevede l’arrivo del tram a piazzale Roma.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia