Questa stella sarà "Martina"

Il gruppo astronomico di Santa Maria di Sala scopre un corpo celeste sconosciuto e le dà il nome della bambina salvata dopo essere stata trovata abbandonata davanti alla chiesa del paese

SANTA MARIA DI SALA. A Santa Maria di Sala è nata una stella e ha già un nome. Nuova incredibile scoperta del gruppo astrofili “Galileo Galilei”, che dopo un’estenuante maratona di osservazioni al telescopio ha avuto la conferma dell’incredibile novità scientifica: esiste, sperduta nel cielo più profondo, una stella variabile che nessuno sulla Terra aveva ancora mai visto.

Dal punto di vista scientifico la scoperta è eccezionale, da quello romantico anche: perché già scoprire una stella solletica emozioni anche tra chi di astronomia non è granché appassionato, ma a S. Maria di Sala la scoperta è avvenuta nei giorni in cui una neonata di poche ore veniva abbandonata sulla porta della canonica del paese, ritrovata e salvata dal parroco don Paolo Cecchetto. In ospedale l’hanno “battezzata” Martina e adesso in paese c’è chi vuole chiamare così, in suo onore, anche la stella appena scoperta.

Le coincidenze non sembrano infatti così casuali. Proprio nei giorni in cui il paese si commuoveva per il ritrovamento di Martina, dalla terrazza dell’osservatorio astronomico di via Ferraris, a poche centinaia di metri in linea d’aria dalla canonica di don Paolo, l’astrofilo Francesco Scaggiante osservava al telescopio la sua nuova stella. Lui e altri esperti salesi avevano già messo la firma su due precedenti scoperte, a maggio il potente telescopio Newton-Cassegrain da 410 millimetri ha inquadrato il corpo celeste mai visto prima.

L'interno dell'osservatorio astronomico
L'interno dell'osservatorio astronomico

Un corpo di luminosità variabile, sperduto nell’infinità del cielo, forse una stella variabile o un sistema di due stelle in rotazione l’una attorno all’altra, eclissandosi a vicenda. È partita la sfida, che porta la firma anche degli astrofili Danilo Zardin e Valerio Nascimbeni: una prima, serata di osservazione, inizia alle 22.10 e finisce alle 5.02 del mattino dopo, dopo 7 ore di osservazione e 407 immagini. Poi studi successivi per scoprire che di stella variabile si tratta, proprio nei giorni di inizio estate in cui Martina veniva alla luce e lasciata alla porta di don Paolo.

Emozione in ospedale e in parrocchia per la piccola Martina

Viva, in salute, con il cuore che pulsa di vita proprio come la stella scoperta da Scaggiante palpita di luce. Ci sono volute 18 notti di osservazioni, 120 ore e 4680 immagini per avere conferma della nuova stella. Il 23 agosto l’International Variable Star Index ha confermato e pubblicato nel catalogo mondiale delle stelle variabili la scoperta degli astrofili salesi. La stella, nella costellazione di Ercole, è stata chiamata GSC 03089-01125, ma nessuno se la ricorderà, tranne forse si suoi scopritori: a Santa Maria di Sala tutti la chiamano già Martina.

Neonata abbandonata davanti alla chiesa



 

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