«Quello sfregiatore non resti impunito»

quarto. «Vogliamo che il colpevole non resti impunito e che quanto meno venga sottoposto alle analisi del sangue per capire cosa lo ha spinto a un gesto tanto insensato e violento che poteva costare la vita a un giovane». È la richiesta dei ragazzi che lo scorso fine settimana si trovavano al Boomerang Pub di Quarto d’Altino.
Una serata di allegria come le altre, quando a un certo punto un ragazzo che in quel locale non si era mai fatto vedere o che comunque non era un frequentatore abituale, è entrato, ha ordinato un prosecco e poi è uscito e ha frantumato il bicchiere in faccia a un 23enne che è crollato a terra nel sangue.
Il fatto poco dopo l’una del mattino. L’episodio, la cui dinamica dovrà essere ricostruita dalle forze dell’ordine, è iniziato fuori dal locale di via Isonzo, poi è terminato vicino al parchetto. Il ragazzo ferito al volto è stato soccorso dagli amici. Per fortuna al pub c’era uno studente di medicina, che ha prestato le prime cure al giovane altinate: lo ha fatto sdraiare su dei cuscini, dal momento che aveva perso conoscenza, lo ha fatto stendere su un lato e gli ha tirato fiori la lingua per evitare che si soffocasse. Gli tamponava le ferite, gli ha parlato quando ha riaperto gli occhi.
Intanto i giovani che erano con lui hanno atteso la polizia, i carabinieri e soprattutto l’ambulanza. Il ragazzo è rimasto in ospedale fino a ieri, è stato curato dai chirurghi facciali e plastici dell’ospedale dell’Angelo, che lo hanno dimesso.
Ha rimediato oltre cinquanta punti di sutura al viso e prima di riprendersi ci vorrà un bel po’. «Siamo tutti amici» spiega il titolare del pub, «Una volta accaduto il fatto, i giovani presenti si sono prodigati per dare una mano, per fortuna con noi c’era un ragazzo che ha studiato medicina, perché anche io, quando me lo sono visto con tutto quel sangue, sono rimasto scioccato e non so se ce l’avrei fatta. Le persone hanno reagito bene, nessuno ha perso la testa, hanno tenuto sotto controllo la tensione, specialmente quando l’aggressore è tornato. Avrebbero potuto fargli del male, invece si è solo preteso che aspettasse le forze di polizia, mentre lui è voluto andare via con l’ambulanza».
Continua: «Il ragazzo colpito è un giovane tranquillissimo, pacato, a modo, un pezzo di pane che mai alzerebbe la voce contro qualcuno, poteva essere lui come poteva accadere a un altro. Noi tutti speriamo che quanto successo non resti impunito, chiunque può testimoniare quanto ha visto perché la versione è una sola: quel ragazzo ha colpito il nostro amico gratuitamente e sarebbe giusto fargli almeno le analisi del sangue. O forse qualcun altro deve farsi male prima che si prendano provvedimenti?».
Adesso che entrambi sono fuori dall’ospedale, è probabile che scattino le denunce e le querele di parte, solo in quel caso le forze dell’ordine potranno intervenire e procedere di conseguenza per appurare i fatti. —
Marta Artico
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