«Quelle strisce pericolose» Polemica dopo l’incidente
Il consigliere Barbato: «Sono in curva. Lo scorso anno investimento fotocopia» Il Comune: «La gente attraversava comunque». Domani l’addio ad Agnelutto

SCALTENIGO. Infuria la polemica sul passaggio pedonale di via Caltana dove martedì è stato travolto e ucciso Alessandro Agnelutto.
«Proprio all’inizio dell’anno scolastico ho segnalato il persistere dell’elevata pericolosità dell’attraversamento», interviene il consigliere comunale Giorgio Babato, «le isole pedonali intermedie non sono sufficienti per garantire un passaggio in sicurezza e avevo sollecitato di installare quanto prima una segnaletica più visibile per rendere visibile il passaggio pedonale e rallentare il traffico. La mia segnalazione risultava all’ordine del giorno della successiva conferenza dei servizi comunali».
«Già l’anno scorso», dice Barbato, «una studentessa era stata travolta da un’auto sulle stesse strisce pedonali. Al di là delle verifiche in corso su cosa sia accaduto martedì, rimane il profondo dolore per la scomparsa di una persona estremamente cordiale e professionale che tutti stimavano: ora però serve l’impegno affinché siano adottati tutti gli accorgimenti possibili perché simili disgrazie non si ripetano».
Sull’opportunità della presenza delle strisce in quel punto, subito dopo la curva, il sindaco Maria Rosa Pavanello e l’assessore Giuseppe Salviato sono però concordi: «È stato messo proprio perché tutti attraversano lì. Lo facevano e lo farebbero comunque, perché c’è la chiesa e il camminamento che arriva dal parcheggio delle scuole. Il fatto che sia stato realizzato con l’isola e il restringimento di carreggiata è proprio per renderlo più sicuro».
Intanto è stato subito concesso il nulla osta per celebrare i funerali di Agnelutto, che si svolgeranno domani alle 15 nella chiesa di Scaltenigo, proprio di fronte a dove è stato investito. L’attenzione del pubblico ministero che segue le indagini sull’accaduto si concentrerà invece sulla dinamica dell’incidente, per cui è già stata disposta une perizia. Il conducente della Opel Calibra che ha investito Agnelutto, un sessantaduenne salese, ha detto di essere rimasto abbagliato dal sole, perpendicolare al senso di marcia a quell’ora. Non si sarebbe neppure accorto del pedone in carreggiata.
Agnelutto, 72 anni, pensionato, ogni giorno trascorreva qualche ora nel negozio della figlia, la “Cucina da Mirka”, a dare una mano. Anche martedì mattina stava andando in bottega, dove ad attenderlo c’era Mirka e la moglie Nives.
Prima di trasferirsi a Ballò l’uomo, veneziano d’origine, aveva gestito alcune attività sempre nel ramo della gastronomia in centro storico a Venezia, Rio Terà, Sant’Antonio e Rio Morto. Lascia anche i suoi adorati nipotini.
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