«Quella parete in cartongesso è un abuso, il Comune intervenga»

LA DENUNCIA«Quella parete in cartongesso è un abuso, in più non è sicura. Ho paura che qualcuno, con un pugno, mi entri in casa. Da tempo chiedo un intervento, ma nessuno mi ascolta, il Comune faccia...

LA DENUNCIA

«Quella parete in cartongesso è un abuso, in più non è sicura. Ho paura che qualcuno, con un pugno, mi entri in casa. Da tempo chiedo un intervento, ma nessuno mi ascolta, il Comune faccia qualcosa. Convivo con questa situazione da trent’anni, adesso non dormo più tranquilla». Graziella Lamberti vive al civico 4055 di San Marco dal 1988, a due passi dalla Corte d’Appello a San Luca. Abita in 73 metri quadri, la casa è di proprietà del Comune. È un terzo piano che comprende un piano rialzato, 25 metri quadri di ripostiglio. I due ingressi sono separati, benché sullo stesso pianerottolo. In passato li divideva un bussolotto in legno, adesso una parete in cartongesso. Racconta che, appena entrata in casa, non sapeva nemmeno le spettasse il quarto piano. Così riporta al Comune le chiavi. Solo che quel ripostiglio ben presto viene usato da chi capita. «Negli anni c’è stato un via vai di persone», continua la signora, «Con i miei figli abbiamo passato intere notti svegli per paura di quello che succedeva sopra le nostre stanze».

La situazione di incertezza continua fino al 2004, quando quei 25 mq sembrano definitivamente abbandonati. Dentro la signora trova di tutto, anche rifiuti ed escrementi. Passano gli anni, inizia la trafila del Comune. La signora riceve una comunicazione: i due ingressi saranno definitivamente separati. Carte alla mano, si parla di realizzare una “porta blindata” e “opere in muratura”. È gennaio 2007, passano due mesi e la musica cambia. Il muro si rivela una parete in cartongesso. Il motivo? Lo si legge nella documentazione ufficiale: «Non è ritenuto necessario ai fini della sicurezza». La signora comincia una battaglia anche con incarichi ad avvocati e perizie di architetti. Partono richieste di intervento al Comune. L’ultimo scambio con Ca’ Farsetti è a giugno. «Le numerose perizie che ho fatto svolgere mi confermano che la porta blindata non può stare su una parete in cartongesso. Deve essere spostata all’inizio del pianerottolo. Chiedo che si ristabilisca la situazione originaria: un’unica casa con due piani». —

Eugenio Pendolini

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