Quel sospetto dei genitori «Dov’è sparita Farah?»

Chioggia. Quando sono arrivati a Londra non hanno trovato la nipotina in casa La 32enne ne ha denunciato il rapimento, ma nel racconto molti punti oscuri

CHIOGGIA. Il suo nome significa gioia, ma il destino sembra essersi preso gioco di lei. Parliamo della piccola Farah, nata il 22 novembre 2014 e morta dopo appena due mesi in circostanze ancora da definire. È il 27 gennaio dell'anno scorso. Da qualche giorno Federica Boscolo Gnolo ha lasciato l’Italia per tornare all'Hotel Lily di Londra, nel quartiere di Hammersmith & Fulham, un quartiere residenziale dove in passato sono arrivati molti immigrati italiani e che oggi pullula di ristoranti e pub. La donna lavora qui da un anno abbondante. La vita non è facile. Il padre di sua figlia, di origini egiziane, ha deciso di mollarle e di lavarsene le mani. Federica lavora come receptionist nell'albergo dove ha una stanza tutta per lei e per la piccola.

La donna, 32 anni, sente la famiglia di Chioggia abitualmente. Per questo i genitori si accorgono subito che, dopo il suo rientro in Inghilterra, la ragazza è strana, tanto che decidono di recarsi a Londra per verificare di persona che stia bene. Quando arrivano non trovano però la bambina nella stanza. Federica dice che qualcuno l'ha rapita e la madre la convince ad andare a denunciarne la scomparsa alla polizia. È a quel punto che Scotland Yard, insospettita dal racconto nebuloso, decide di trattenere la donna e fare qualche verifica. Sono ore di estrema angoscia per la famiglia Boscolo Gnolo. Farah era la gioia della famiglia e tutti si erano subito affezionate a quel batuffolo appena nato, con un piccolo problema a un occhio che preoccupava moltissimo mamma Federica.

Passano le ore e l'ansia di sapere che la piccola Farah era in mano di qualche malintenzionato, lascia spazio a un sentore peggiore che nessuno ha il coraggio nemmeno di pronunciare. Saranno le telecamere dell'albergo a fornire le prove per l'arresto di Federica Boscolo Gnolo. Le immagini confermano che, dopo il rientro dall'Italia della donna, Farah è sempre rimasta nella stanza dell'albergo, senza mai uscire, almeno fino a quel 27 gennaio. È proprio quel giorno che i filmati mostrano Federica Boscolo Gnolo uscire dalla camera con un grande trolley e tornare con un altro diverso. Nei giorni precedenti Federica Boscolo Gnolo non era mai uscita dalla stanza con un oggetto così grande.

Si inizia a sospettare che la donna abbia messo il corpicino di Farah all'interno della valigia e se ne sia liberata, gettandola nel Tamigi o in un cassonetto. Scotland Yard tappezza il sobborgo con l'immagine di un trolley simile, chiedendo aiuto a tutti i cittadini che avevano notato qualcosa di strano, in particolare vicino a Dawes Road. Nello stesso tempo la polizia inizia a setacciare tutta l'immondizia proveniente dal quartiere. Per un mese tutti i quintali di spazzatura provenienti da quell'area vengono setacciati, ma di Farah nessuna traccia. I puzzle del delitto vengono lentamente messi uno accanto all'altro e il quadro che ne esce è raggelante: infanticidio. Gradualmente viene alla luce la fragilità e l'esasperazione di una donna che gli amici ricordano come una persona tranquilla. Una donna che si è ritrovata con una storia d'amore in frantumi, la fatica di occuparsi di una figlia e quella di lavorare in una città frenetica come Londra in una totale solitudine che le ha consumato la ragione.

Vera Mantengoli

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