«Quel ciclista ha assunto sostanze proibite»
CAVARZERE. Assunzioni di sostanze vietate. È l’accusa che il pubblico ministero padovano Benedetto Roberti muove a Patrich Falaguasta, 41 anni di Cavarzere. L’indagine prende il via il 6 marzo scorso. Quel giorno a Sant’Eufemia di Borgoricco si conclude la gara ciclistica su strada denominata “Campionato d’inverno 2016”, al termine della quale vengono effettuate delle prove antidoping. Falaguasta (tesserato con l’Asd Iperlando di Vigonza) risulta positivo alla Fentermina, una sostanza vietata che rientra nella categoria degli stimolanti. Nell’avviso all’indagato delle conclusioni delle indagini preliminari inoltre viene contestato il fatto di aver detenuto a casa propria un blister di compresse di Fentermina e un blister di 14 compresse di Fedrina, un altro stimolante.
Dopo la positività al termine della gara infatti, il pm Roberti aveva delegato i carabinieri del Nas ad effettuare una perquisizione domiciliare. Nonostante sia stata effettuata il 27 aprile scorso e quindi parecchi giorni dopo la gara, ha avuto esito positivo. I carabinieri si erano presentati nel suo domicilio di fatto, che in quel periodo risultava a Vigonza. I carabinieri hanno trovato all’interno di un borsone contenente abbigliamento sportivo un blister da 20 compresse, parzialmente utilizzato, contente solo due pastiglie di provenienza estera Adipex Retard, con principio attivo Fentermina della casa farmaceteutica Gerot Pharmazeutika con lo stesso priuncipio attivo al quale l’uomo è stato trovato positivo al termine della gara dilettantistica. Inoltre nel borsone c’era un blister con 14 compresse, totalmente inutilizzato del farmaco Reactine con principio attivo Cetirizina di cloridrato più pseudofedrina della ditta Johnson&Johnson spa. Gli stessi carabinieri guidati dal colonnello Pietro Mercurio hanno verificato come l’indagato (assistito dall’avvocato Francesco Grasselli) non ha richiesto alcune esenzione per fini terapeutici.
Falaguasta risultava all’epoca dei fatti come gestore di una pizzeria d’asporto a Villafranca che aveva comperato da Massimo Tolosi, cicloamatore di 42 anni, già sospeso per due anni nel 2014 dalla giustizia sportiva, per aver utilizzato Norandrosterone e Noretiocolanolone – due sostanze vietate – durante una gara a Brugine il 28 settembre 2014, quando era stato trovato positivo al doping. Si scoprì che all’epoca la pizzeria era un punto d’incontro per decine di ciclisti iscritti ai campionati amatoriali che cercavano qualche sostanza dopante.
Carlo Bellotto
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia