Quattro torri in via Torino si tratta con Venice Campus
Siglato l’accordo tra Comune, Fondo Lucrezio e consorzio delle ditte del Mercato ortofrutticolo per lo spostamento da via Torino a Marghera, in via delle Macchine dove nell’area dell’ex Feltrificio Veneto di Andrea Mevorach nasceranno entro il 2015 sia il nuovo mercato sia la piscina tanto attesa da Marghera, i riflettori si spostano sull’area di via Torino dove la Venice Campus, società che era di Piergiorgio Baita (ex Mantovani) e che starebbe per passare nelle mani di un fondo di investimento, deve spiegare se andrà avanti o meno direttamente con il progetto delle torri da circa 165 mila metri cubi con destinazione residenziale, commerciale e direzionale e con spazi per la residenza universitaria. Un progetto che prima si è ridotto, passando da sei a quattro torri, e che ora potrebbe anche passare di mano, magari venduto ad altri costruttori. La Venice Campus potrebbe anche chiedere un cambio di destinazione d’uso ma non risultano al momento richieste in questo senso. La possibilità più concreta è quella di una cessione a terzi di società e progetto. Il futuro dell’area di via Torino si capirà, quindi, nei prossimi giorni perché nell’agenda dei tecnici del Comune c’è un incontro proprio con la Venice Campus per definire i rapporti con la società che attende da tempo di avere l’area di via Torino libera dalle ditte di frutta e verdura del mercato e che a questo punto potrebbe rinunciare a richiedere la penale al Comune (5 mila euro al giorno) per il mancanto ottenimento dell’area entro i vecchi accordi. Tramontato il trasferimento alla piattaforma di Fusina (sempre della Mantovani) il Comune ha preferito, grazie anche all’azione dell’ex consiglio comunale, l’accordo da 22 milioni di euro (da versare in 10 anni) per la nuova sede in via delle Macchine, siglato con il Fondo Lucrezio che si è impegnato a realizzare il nuovo mercato in sei mesi dai permessi per costruire. Il presidente del consorzio Paolo Rovoletto, spiega «che entro il 2015 avverrà il trasferimento non appena sarà ultimata la nuova sede. Con la Venice Campus ci incontreremo anche noi dopo l’Epifania per definire le ultime questioni pendenti, come il pagamento delle utenze dell’acqua, le uniche rimaste in capo a loro». Il Consorzio delle ditte si è impegnato a versare 400 mila euro l’anno al Comune e ad accollarsi tutte le spese di gestione della nuova struttura. «Si conclude positivamente questa vicenda che ci ha visto impegnati a favore della piscina e del Mof», dice Flavio Dal Corso della Municipalità di Marghera. «Per la piscina, che sarà pronta dopo il 2015, si aprirà in futuro la questione non di poco conto della gestione da parte di una associazione sportiva. Di certo questo impianto dovrà servire non solo Marghera ma tutta la terraferma».
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