Quattro taxi senza licenza sequestrati dalla Finanza

L’ultimo aveva un’autorizzazione “rossa” rilasciate da Jesolo. Il motoscafista: «Facevo noleggio, è un’ingiustizia»
Interpress/Mazzega Vitucci Venezia, 18.09.2013.- Traffico in Canal Grande all'altezza della Stazione Ferroviaria.-
Interpress/Mazzega Vitucci Venezia, 18.09.2013.- Traffico in Canal Grande all'altezza della Stazione Ferroviaria.-

VENEZIA. Quattro motoscafi-taxi sequetrati dalla Guardia di Finanza. Perché trasportavano turisti senza essere in possesso di licenza comunale. Si riaccende la battaglia per le licenze e per il trasporto dei turisti, anche se in «bassa stagione», con gli arrivi ridotti al minimo. Ma su segnalazione della Prefettura e del Comune e dopo aver ricevuto una serie di esposti, i finanzieri hanno intensificato l’attività di controllo sul trasporto pubblico non di linea. Fino a disporre nuovamente la misura del sequestro, prevista dalla legge regionale ma ultimamente poco attuata per casi del genere.

L’ultimo caso è stato registrato l’altra sera nella darsena dell’aeroporto Marco Polo. Quattro militari della sezione navale hanno fermato il motoscafo Daisy condotto da Ugo Bacci, 61 anni, storico motoscafista veneziano che non è ancora titolare di licenza comunale. C’erano a bordo due turisti francesi con l’accompagnatrice dell’agenzia. E i finanzieri li hanno interrogati, concludendo che quel trasporto era irregolare. «A seguito di lunga osservazione del natante in oggetto», si legge nel verbale di contestazione, «i verbalizzanti fermavano il mezzo nautico all’atto di sbarcare due passeggeri all’aeroporto». Non è bastato ai finanzieri l’esibizione di una licenza rilasciata dal comune di Jesolo. Dal momento che i turisti erano stati imbarcati in acque del comune di Venezia (l’hotel San Cassiano in Canal Grande) e sbarcati all’aeroporto, il motoscafo è stato sequestrato. Per riaverlo i proprietari dovranno sborsare 344 euro. «Una grande ingiustizia», protesta Bacci, non nuovo a queste vicende, «il sequestro è illegittimo, perché io svolgevo servizio di noleggio e non di taxi, come testimoniato dal contratto e dal voucher, dunque inerente alla mia autorizzazione. Non sono un abusivo, stavo solo lavorando».

Ma i finanzieri non hanno voluto sentir ragioni. E hanno intensificato in questi giorni i controlli in Canal Grande e in laguna nord in particolare sui motoscafi con «licenza rossa», cioè rilasciata da altri comuni della gronda lagunare. Un fenomeno diffuso, che ha visto spesso la protesta dei tassisti autorizzati dal Comune e anche della stessa amministrazione comunale.

L’aumento del traffico registrato negli ultimi anni ha convinto il Comune a vietare in determinati orari il passaggio in Canal Grande e nelle zone Ztl (a traffico limitato). Molte le proteste delle coooperative, che hanno chiesto di intensificare la vigilanza verso gli abusivi e gli irregolari. Così riesplode la guerra tra le licenze. «Ma se c’è troppo traffico bisogna ridurlo per tutti, non soltanto per le licenze rosse», dice Bacci, autore di proteste clamorose negli ultimi anni perché a suo dire «perseguitato», «noi una licenza l’abbiamo, mentre ci sono motoscafi di alberghi, vetrerie e privati che trasportano turisti e clienti senza alcuna autorizzazione». Una guerra ancora aperta, con polemiche furiose tra i vari titolari di autorizzazione. Adesso la Finanza ha deciso di dare una stretta ai controlli.

Tre le barche sequestrate nei primi giorni di dicembre, a cui si è aggiunta giovedì sera anche quella della ditta Blue srl guidata da Ugo Bacci. «Faremo ricorso», dice il motoscafista, «perché quello che stanno facendo non è giusto. Io una licenza ce l’ho, il noleggio lo posso fare. Perché mi sequestrano la barca?».

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