Quattro caffè e tre amari a 100 euro, l’assessore: «Non c’è solo San Marco»

Lettera aperta di Angela Vattese, che gestisce la delega alla cultura e al turismo, a veneziani e turisti: «Girando per le calli si trovano locali in cui un caffè costa meno che a Roma o Milano»
INTERPRESS/TAGLIAPIETRA. CAFFE' LAVENA IN PIAZZA SAN MARCO DI PROPRIETA' DELLA FAMIGLIA REY.
INTERPRESS/TAGLIAPIETRA. CAFFE' LAVENA IN PIAZZA SAN MARCO DI PROPRIETA' DELLA FAMIGLIA REY.

VENEZIA. Venezia non è solo piazza San Marco. E girando per le calli si trovano locali in cui un caffè costa meno che a Roma o a Milano. È l’opinione di Angela Vattese, assessore alla cultura e al turismo, che ha voluto commentare così il caso dello scontrino da 100 euro per 4 caffè e 3 amari postato su Facebook da alcuni turisti romani. Da qui l’idea di una lettera aperta a turisti e veneziani. La riportiamo integralmente.

La recente vicenda del «caffè amaro» (cioè costosissimo) a Venezia, più che a demonizzare gli esercenti dovrebbe aiutarci a riflettere. Rimbalzata da Facebook ad altri organi di stampa e di informazione, si associa al tragico accadimento successo in Canal Grande, dove un docente tedesco è rimasto schiacciato da un vaporetto mentre era in gondola nei pressi di Rialto. Pur nella loro enormemente diversa portata emotiva, e nell'assoluto rispetto per il dolore della famiglia del turista deceduto, i due episodi convergono nel dirci quanto sia urgente una diversa segnaletica, possibilmente integrata tra cartelli materiali e indicazioni virtuali per smartphone e altri lettori elettronici, studiata al fine di decongestionare le zone di maggior transito.

Può essere una via per spiegare finalmente ai turisti che Venezia non è solo piazza San Marco, Rialto e Canal Grande, ma un territorio vasto e sorprendente dove un caffè costa sovente meno che a Milano. Gli itinerari tra calli e canali possono essere differenti e più belli rispetto a quelli imposti da una immagine stereotipata. Venezia è una città senza pari che non si può vedere dall'alto di una grande nave, che ha una vita reale, una produzione non di souvenir ma di alto artigianato, una storia e un presente entrambi potenti e vivi. Non tutti i visitatori possono permettersi di vivere la città abbastanza a lungo per capire il suo labirinto.

Diamo loro una mano. Aiutiamoli ad andare a San Polo e a San Giacomo, alle Fondamenta Nuove, alle isole e in quegli angoli della Terraferma che non si valutano abbastanza. Aiutiamoli a perdersi in luoghi poco noti per ritrovare subito la strada, grazie a un sistema efficace di strumenti che guidino i gruppi e i singoli in modo moderno e aggiornato. Questo non può che essere il principale obiettivo del mio assessorato, nella certezza di trovare la collaborazione di tutte le categorie che operano nel turismo e nella cultura

Angela Vettese, assessore alle Attività culturali e Sviluppo del turismo del Comune di Venezia

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