Quattordici liste in lizza tra conferme e sorprese

Mirano. Molti i volti noti che vogliono restare in Consiglio. Ci sono i comitati In corsa imprenditori, professionisti, personalità dello spettacolo e dello sport
Porcile Lorenzo /Piazza Martiri della libertà, Mirano/Morsego/ vedute della piazza e del muniucipio di Mirano
Porcile Lorenzo /Piazza Martiri della libertà, Mirano/Morsego/ vedute della piazza e del muniucipio di Mirano

MIRANO. Imprenditori, professionisti, personalità dello spettacolo e dello sport, referenti di comitati e associazioni. E ben due figli di ex sindaci. Tanti i volti noti, qualche salto di barricata e non mancano le sorprese nelle 14 liste ai nastri di partenza. Sarà un voto caratterizzato da “pezzi grossi”, con gli otto candidati sindaco che hanno fatto a gara anche per accaparrarsi illustri discese in campo. Inseparabili al centro, anche a ruoli invertiti Giorgio Babato e Annamaria Tomaello, ora capolista e vera spina nel fianco della giunta Pavanello, dov’era vicesindaco e assessore fino a poche settimane fa e dalla quale ha divorziato presentando le dimissioni.

Nella Mirano 5.0 che sostiene Maria Giovanna Boldrin, capolista è il patron del Mirano Summer Festival Paolo Favaretto, che in questa sua prima avventura politica, con i buoni uffici di Luigi Brugnaro, si è portato dietro molti giovani e volontari della grande e famosa kermesse miranese. Anche Forza Italia si schiera rinnovata, con 15 neofiti su 16 (solo Alice Patron ci ha già provato), senza i Pdl uscenti, Marina Balleello e Lucio Dalla Costa. In Evoluzione Mirano c’è anche Elisabetta Bonato, già candidata alle precedenti tornate con Lega e destra. Con la sinistra di Luigi Gasparini c’è anche Rosanna Zanon, vecchia conoscenza del comitato “No al Passante” e il sindacalista della Fiom e segretario di Rifondazione del Miranese Virginio Castellaro.

Marco Marchiori, figlio dell’ex sindaco margheritino Franco, mette capolista il fidato Giampietro Saccon, consigliere comunale uscente, prima Lega, poi Prima il Veneto e schiera anche Giancarlo Furlan, del movimento Possibile. Nella lista a 5 stelle di Antonio Milan scende in campo anche Gianluca Libralesso, che è titolare della rinomata Ostaria Nova in centro storico. Maria Rosa Pavanello rilancia nelle sue tre liste tutta la giunta (Giuseppe Salviato, Federico Vianello, Cristian Zara) e quasi tutta la maggioranza Pd in Consiglio comunale, ma senza Dora Bovo, una delle più votate cinque anni fa e Luisa Conti di “Io scelgo Mirano”. Tra i volti noti Anna Gnata, assessore nella giunta Fardin, Vincenzo Guanci, coordinatore del Centro pace, Marino Toniolo, presidente della Miranese Calcio ed Erika Zanetti, nota campionessa del mondo di pattinaggio su pista. C’è anche Alberto Scantamburlo, già coordinatore del Pdl, passato a sostenere il sindaco uscente e Lorenzo Perale, eletto nel 2008 con il centrodestra di Roberto Cappelletto, che poi contribuì a far cadere.

Con Alberto Semenzato non c’è più Maurizio Ebano, già candidato sindaco, poi capolista di Indipendenza Noi Veneto, che non è riuscita a formalizzarsi. Capolista della Lega è Miryam Bettanin, in passato con il Pdl e c’è soprattutto Matteo Cappelletto, figlio dell’ex sindaco Roberto, scomparso di recente: porterà in lista l'eredità del padre, a cui Semenzato, suo vicesindaco, era molto legato. Nella lista del Carroccio anche Francesca Guzzon, ex assessore nella giunta di Luigi Brugnaro a Venezia.

Il Movimento cittadini Mirano di Stefano Tigani schiera volti noti soprattutto nella galassia delle associazioni e dei comitati miranesi, su tutti i fondatori stessi del movimento, Marino Dalle Fratte del comitato Desman (quello della protesta quotidiana a piedi lungo la provinciale), Massimo Zaratin di Luneo, organizzatore di manifestazione come il Palio de l'oca e Luciano Zamengo.

Filippo De Gaspari

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia