Quattordicenne morta, la zia indagata per omicidio stradale

Si farà una perizia per accertare la dinamica dell’incidente Non è stato ancora decisa l’autopsia sul corpo della ragazza
De Polo - Dino Tommasella - Torre di Mosto - incidente mortale in località Staffolo
De Polo - Dino Tommasella - Torre di Mosto - incidente mortale in località Staffolo

TORRE DI MOSTO. Tragedia di Torre di Mosto, la Procura ha aperto un fascicolo d’indagine, con l’ipotesi di reato di omicidio stradale, per far luce sulla dinamica dello schianto che è costato la vita alla 14enne Sinziana Remina Todoran. Sabato sera la ragazzina, di nazionalità rumena, si trovava a bordo della Fiat Punto condotta dalla zia 22enne, anch’essa rumena. All’improvviso, mentre percorreva la provinciale via Staffolo, l’auto è uscita di strada, finendo in un fossato dopo essersi rovesciata. Per Sinziana Remina Todoran non c’è stato nulla da fare. Mentre la zia, ferita in modo non grave, è stata ricoverata in ospedale.



La Procura disporrà una perizia per accertare l’esatta dinamica dell’incidente, anche se sembra chiaro che si sia trattato di una fuoriuscita autonoma, senza il coinvolgimento di altri veicoli. Si tratterà di capire cosa possa aver portato la conducente della vettura a perdere il controllo del mezzo. Nell’immediatezza, l’attenzione si era concentrata anche sulla possibilità di una distrazione legata in qualche modo all’uso di un telefono cellulare. Ma quest’aspetto non sarebbe giudicato centrale, perché non cambierebbe molto il quadro delle eventuali responsabilità.

Il pubblico ministero sta attendendo di ricevere tutti gli incartamenti relativi ai rilievi eseguiti sul luogo dell’incidente. La Procura sarebbe propensa a non disporre l’autopsia sul corpo della ragazzina. In ogni caso la decisione sarà presa solo dopo che il pubblico ministero avrà letto le carte.

Sinziana Remina Todoran viveva con il padre in Romania. Si trovava a Torre di Mosto per trascorrere un periodo di vacanza. In paese, infatti, si è trasferita la madre, che ha 31 anni e lavora come collaboratrice domestica. Risiede nella zona di via Confin, dove abita anche la sorella, e zia della ragazzina. Intanto gli automobilisti segnalano la mancanza di visuale, dovuta soprattutto all’erba alta, all’incrocio tra la provinciale e via dei Cinquanta. Un incrocio che si trova ad appena 150 metri dal luogo dello schianto mortale. —


 

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