Quattordicenne in coma etilico dopo la festa in un locale
SAN DONA'. Coma etilico per una quattordicenne. La ragazzina, assieme ad altri giovani, è arrivata all’ospedale di San Donà nella notte di sabato a causa di un malore, portata da alcuni amici molto preoccupati per la sua salute. Pare che tutti i giovani soccorsi arrivassero da una festa che si è svolta in un locale notturno del Sandonatese.
La ragazza in coma etilico è stata ricoverata d'urgenza all’ospedale, ma fortunatamente i medici del pronto soccorso sono riusciti a limitare i danni con un breve ricovero e alcuni esami di controllo per monitorare la situazione e stabilizzarla senza gravi conseguenze. Assieme a lei, altri tre ragazzi sono giunti con gli stessi sintomi, completamente ubriachi. Tutti avevano un grado di alcolemia nel sangue tra i 2 e i 2,5 g/l. Avevano bevuto per lo più fiumi di birra, superalcolici e in particolare vodka. Qualcuno si era scolato quasi una bottiglia.
A questo consumo smodato di alcolici e superalcolici potrebbe essere stato associato anche il consumo di sostanze stupefacenti, in particolare droghe di nuova sintesi o chetamina. Sostanze oltremodo dannose per le cellule cerebrali, che portano a uno stati di completa confusione. Vengono denominate “droghe dello stupro” perché utilizzate per confondere le ragazze e violentarle, o comunque per perpetrare altri reati, quali furti o rapine nei confronti di chi le ha assunte e perde completamente la sua lucidità o capacità di reazione. I campioni delle analisi del sangue sono stati inviati per precauzione al laboratorio del centro analisi di Pavia al quale si appoggia l’ospedale di San Donà in questi casi, visto che in precedenza ne sono stati registrati numerosi nel corso dell'anno. Il pronto soccorso di San Donà, come quello di Jesolo, sono specializzati nelle analisi di questi casi di giovani sotto gli effetti di alcol e sostanze stupefacenti, in particolare le droghe di nuova sintesi che sono comparse in modo preoccupante da almeno un paio d'anni. Uno dei primi casi isolati è stato proprio a Jesolo.
Recentemente è stato organizzato dalla dottoressa Carolina Prevaldi del pronto soccorso, un convegno molto seguito sul tema a Jesolo, mentre anche medici stranieri, in particolare da Croazia e Slovenia, sono arrivati all’ospedale di San Donà per corsi di formazione e approfondimenti in merito alle droghe sintetiche e la loro individuazione tra i giovani.
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