Quarto colpo da “Franco Bel”

Il gioielliere sconsolato: «In tre mesi ho subito danni per cinquemila euro»

I ladri tornano a colpire da “Franco Bel”. Il gioielliere, orologiaio e cantante conosciuto, con il suo negozio in via XIII Martiri, davanti a piazza De Gasperi, ha ricevuto ancora visite nei giorni scorsi. Ed è il quarto furto subito in tre mesi dal suo negozio.

Gianfranco Costantin, detto appunto “Franco Bel”, nome d’arte, è un commerciante esperto e grossista, ma anche un cantante che spesso si esibisce con il suo gruppo su Canale Italia. Nel suo negozio, arte veneziana, vetri di Murano, orologi e articoli da regalo che sono stati ancora preda dei malviventi alcune notti fa.

«Ormai non ho più neanche la forza di denunciare questi colpi alle forze di polizia», dice profondamente sconsolato, «in tre mesi avrò subito oltre cinquemila euro di danni divisi in quattro furti con l’ultimo di tre giorni fa la notte giusto prima di San Silvestro. Mi hanno rubato un po’ di tutto, orologi, collane, gioielli, persino i miei cd musicali. Sembra quasi che mi abbiano preso di mira. La tecnica è sempre la stessa: scassinano la porta di ingresso con un cacciavite, nel cuore della notte. Nessuno si è mai accorto di nulla, non i residenti o qualche automobilista di passaggio. Eppure siamo in pieno centro cittadino».

Meno di un mese fa era toccato di subire un furto al parrucchiere Flavio Mammoletto, a pochi metri in via Deledda. Il coiffeur dei vip si era visto entrare i ladri nella notte all’interno del suo negozio, dove hanno rubato tutti i prodotti per capelli e provocato danni per oltre tremila euro. Un altro colpo in questa zona della città sempre più isolata e dormitorio per i cittadini che non si accorgono di persone sospette che evidentemente hanno iniziato a colpire nelle varie attività commerciali, o per lo meno quelle più in vista. E neanche le nuove iniziative appoggiate dalla giunta, come il controllo del vicinato che pur sta riscuotendo un buon successo e tante adesioni, riescono a limitare più di tanti i banditi che anzi si fanno sempre più aggressivi e sfacciati. (g.ca.)

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