Folgorato in cantiere, aperta un’inchiesta. L’operaio non è più in pericolo di vita
L’incidente a Quarto, l’operaio residente a Casale sul Sile resta ricoverato in prognosi riservata a Padova: il sollievo dei colleghi che lavoravano con lui

È fuori pericolo, anche se rimane ricoverato in prognosi riservata, l’operaio edile che lunedì pomeriggio, 24 febbraio, è rimasto folgorato da una scarica da 20 mila volt, mentre lavorava in un piccolo cantiere a Quarto d’Altino. Sono state ore di grande angoscia per i familiari e i colleghi dell’uomo, F.L., classe 1981, di origini albanesi, residente a Casale sul Sile.
L’incidente sul lavoro, su cui indagano lo Spisal dell’Usl 3 e i carabinieri, è avvenuto lunedì, alle 15.30, nella zona artigianale di via Abbate Tommaso. Le cause sono ancora in fase di accertamento, ma, da una prima ricostruzione, in corso di verifica, l’uomo, che sarebbe un piccolo artigiano autonomo, stava effettuando alcune lavorazioni per conto di un’impresa edile, impegnata nelle attività collegate all’installazione di un impianto fotovoltaico sul tetto di un capannone.
Si tratta di un edificio che ospita numerose imprese artigiane e attività commerciali. L’operaio edile stava lavorando in corrispondenza di una cabina elettrica privata, posta di fronte alla porzione di capannone occupata dall’azienda Ghiaccio Facile.
Per cause che accerteranno le indagini, l’operaio edile è venuto a contatto con la corrente elettrica. Subito soccorso dai sanitari, è stato dapprima portato all’ospedale dell’Angelo di Mestre e poi trasferito al Centro grandi ustionati di Padova. Per i familiari e i lavoratori delle varie aziende, che lunedì erano in servizio al momento dell’incidente, sono state ore di angoscia. Ma già nella tarda serata di lunedì da Padova erano giunte notizie rassicuranti sul fatto che l’operaio non fosse in pericolo di vita. Voci che hanno trovato conferma martedì.
Secondo quanto trapelato, F.L. è ancora ricoverato in prognosi riservata per le ustioni rimediate, ma non è giudicato più in pericolo di vita. Nei prossimi giorni si valuteranno eventuali conseguenze sugli organi interni, causate dalla scarica. Tra i primi ad accorrere sul luogo dell’incidente, lunedì pomeriggio, è stato il sindaco Claudio Grosso, che ha lo studio di architetto poco distante. Ma il primo cittadino ha preferito attendere fino a ieri per intervenire.
«In fasi così concitate, bisogna avere la giusta sensibilità e, prima di rilasciare dichiarazioni, attendere le condizioni della persona coinvolta», spiega Grosso, «Per fortuna le notizie sono incoraggianti. Sono vicino a tutte le persone coinvolte. In primis, all’operaio, per quello che gli è successo, e ai suoi familiari. Ma anche al titolare dell’azienda proprietaria della cabina e all’impresa per cui stava lavorando. La sicurezza deve venire prima di tutto. Per il resto, finché non sappiamo cosa sia veramente successo, e su questo c’è un’indagine in corso, nessuno può dire come siamo andati i fatti».
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