Puzza dall’allevamento di fagiani i titolari respingono le accuse

TORRE DI MOSTO. I titolari dell’allevamento di Torre di Mosto «Selvaggina La Rotta» contestano le accuse e sostengono di essere completamente innocenti. Graziano e Alfio Mattiuzzo, questi i loro nomi,...

TORRE DI MOSTO. I titolari dell’allevamento di Torre di Mosto «Selvaggina La Rotta» contestano le accuse e sostengono di essere completamente innocenti. Graziano e Alfio Mattiuzzo, questi i loro nomi, sono finiti davanti al giudice monocratico per rispondere di getto pericoloso di cose e per aver di fatto creato una discarica abusiva. Stando al capo d’imputazione i loro 40 mila fagiani producono escrementi che rimangono all’interno del terreni dell’allevamento, escrementi che attirano migliaia di mosche, di cui si sarebbero lamentati i vicini confinanti.

L’avvocato Gianluca Ragazzo, legale dei due anziani fratelli, sostiene che nessuno dei residenti che abitano nei pressi dell’allevamento si è mai lamentato di odori molesti. Inoltre, scrive che «il personale della Provincia di Venezia non ha mai riscontrato nel corso dei tre accertamenti effettuati presso l’allevamento di fagiani nè infestazioni di mosche nè odori molesti o sgradevoli». «Allo stato degli atti», prosegue l’avvocato, «non risulta inoltre che i miei assistiti abbiano arrecato alcun danno all’ambiente con la loro attività, tanto è vero che il teste Federico Deppieri negava in sede di udienza che siano stati accertati danni alla falda acquifera», un’accusa del resto che neppure era stata mossa ai fratelli Mattiuzzo.

Infine, il legale sandonatese ammette che esiste una famiglia che ha agito, prima che in sede penale, in sede civile, ma che ormai sono intervenute due sentenze del giudice civile, ormai passate in giudicato, che hanno dato torto ai ricorrenti, dando quindi ragione ai suoi clienti. Il processo penale, intanto, è in corso e nella prossima udienza il giudice di Venezia ascolterà altri testimoni per poi, dopo aver dato la parola alle parti, concluderà con la sua sentenza.

(g.c.)

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