Pusher minaccia i genitori dei clienti

Dolo, spacciatore arrestato due volte in 24 ore: per la droga e per la caccia fatta a papà e mamme che lo avevano segnalato
Di Alessandro Abbadir

DOLO. Spacciatore mirese finisce in galera grazie alle denunce fatte dai genitori degli adolescenti cui vendeva la droga. Il pusher però appena uscito dal carcere, li ha minacciati di morte. E questa volta è finito agli arresti domiciliari. A mettergli le manette per due volte sono stati i carabinieri di Dolo guidati dal tenente Gabriele Favaro. I militari infatti nei giorni scorsi avevano arrestato Luca Pagano, venticinquenne, residente a Mira, pregiudicato per reati connessi agli stupefacenti, e avevano denunciato in stato di libertà la sua compagna ventottenne, R.S.

Tutto era partito dai genitori di alcuni adolescenti che, scoperto l'uso di droghe da parte dei propri figli, avevano allertato i carabinieri e chiesto loro di fermare il traffico. Le forze dell'ordine hanno iniziato così uno stretto controllo di locali e parchi pubblici della Riviera del Brenta. Le indagini hanno portato le forze dell'ordine a Luca Pagano. che, con la sua compagna R.S. spacciava a giovani e giovanissimi hashish e marijuana. I due rifornivano droga decine di ragazzi della Riviera del Brenta. La droga era venduta da 10 euro al grammo e i due ne avevano a disposizione anche ingenti quantità.

Era una attività che procedeva da tempo cioè da quasi un anno e mezzo. A questo punto i carabinieri di Dolo dopo aver identificato il pusher hanno fatto scattare il blitz. Nella residenza di Luca Pagano a Mira, le sorprese non sono mancate: in casa c’era tutto l’occorrente per il confezionamento delle dosi di droga, circa 100 grammi di hashish e denaro contante con ogni probabilità proveniente dell’attività illecita. Il tutto nascosto all’interno della propria camera da letto.

A quel punto è scattato prima il fermo e poi l’arresto. Luca Pagano è stato portato in carcere a Santa Maria Maggiore e la compagna è stata denunciata in stato di libertà per favoreggiamento, in quanto era proprio lei a finanziare il convivente per acquistare la droga da spacciare.

Nonostante la gravità dei reati però Pagano se l’è cavata con soli 3 giorni di carcere e l’obbligo di presentarsi quotidiana ai carabinieri di Mira (nella caserma di via Toti) e pure l’obbligo di residenza, sempre a Mira.

Appena uscito di prigione, però, Pagano ha subito cercato di vendicarsi ed è tornato a Dolo a minacciare di morte i genitori che lo avevano segnalato. Uno di questi letteralmente terrorizzato ha chiamato i carabinieri della tenenza di Dolo che in poco tempo hanno rintracciato Pagano nel centro rivierasco mentre stava architettando altre minacce contro i genitori, e lo hanno arrestato. Il giudice del Tribunale di Venezia a questo punto ha disposto per lui gli arresti domiciliari come aggravante.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia