Pusher con quadro e pistola rubata
I finanzieri lo fermano in piazza San Marco perché sta spacciando cocaina tra la folla di maschere del Martedì grasso: in tasca gli trovano anche un coltello e 3 mila euro. Così, insieme ai poliziotti del commissariato di Venezia e della Squadra Mobile, è scattata la perquisizione dell’appartamento dove l’uomo abita al Lido da qualche mese e - sorpresa - saltano fuori una pistola, nuova droga e un dipinto di fine Ottocento, custodito in un armadio.
È la singolare catena di eventi che ha portato all’arresto di un 24enne albanese, operaio sulla carta ma in realtà nullafacente, spacciatore finito nella maglia dei controlli di sicurezza attivata nei giorni di Carnevale. Nullafacente come i connazionali che vivono con lui nella casa del Lido. L’arma - ha confermato la polizia - è una semi automatica risultata rubata il 12 febbraio a un veneziano, che la possedeva regolarmente e ne aveva denunciato il furto. Gli agenti del commissariato di San Marco avrebbero imboccato la pista giusta per individuare a chi ha ceduto la pistola all’albanese che per la pistola deve rispondere anche di ricettazione.
Sull’origine del dipinto sono in corso accertamenti: di fattura ottocentesca, raffigura un Cristo ed avrebbe un valore oscillante tra i 4 e i 10 mila euro. Naturalmente anche questo proviene da un furto.
Il giovane albanese è ora in carcere, accusato di detenzione di droga ai fini di spaccio e di ricettazione. Inoltre gli è toccata la denuncia per il possesso del coltello. Oggi il suo arresto dovrebbe andare in convalida. «Il dipinto sembra essere di fattura meridionale», hanno spiegato poliziotti e finanzieri che hanno operato l’arresto. «Stiamo verificandone la provenienza: si tratta di un Cristo con ai piedi una Maddalena in lacrime. Tipico dell’Ottocento con una certa luminosità della croce».
Naturalmente, sono in corso indagini anche sulla pistola: per accertare chiaramente come sia finita nelle mani dell'uomo e se sia stata utilizzata nelle ultime due settimane. Per la polizia è possibile che la refurtiva trovata in casa dell’albanese sia un sistema di scambio, usato per pagare la droga da parte di qualche cliente dello straniero. Negli ultimi otto mesi sono state diverse le operazioni delle forze dell’ordine che hanno portato all’arresto di albanesi che trasportavano cocaina ed eroina in centro storico. In alcuni casi lo spacciatore è stato bloccato mentre faceva le consegne a domicilio in diverse zone intorno a Piazza San Marco.
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