Punto nascite di Villa Salus Cobas, pronti due esposti
I Cobas Sanità, dopo aver riattivato lo stato di agitazione, vanno all’attacco sul caso del punto nascite di Villa Salus e presentano due esposti in Procura e alla Corte dei Conti. Insoddisfatti per l’esito degli incontri avuti con i vertici dell’Asl 12 nei termini di piana organica, sicurezza sul lavoro, turni e cantieri ospedalieri, ieri è arrivato l’affondo sulle attività di ostetricia dell’Angelo. «Si sapeva che lo spostamento del servizio da Villa Salus avrebbe creato pesanti difficoltà, ma la situazione sta assumendo contorni davvero esasperanti», sottolinea dai Cobas Paola Gasbarri. «Ci chiediamo perché non siano stati fatti prima i lavori di adeguamento in ospedale e poi gradualmente chiusa l’attività a Villa Salus. Ora come ora il numero di stanze e letti non è sufficiente, le donne che partoriscono non hanno un luogo tranquillo dove potersi riposare, non ci sono le stanze famiglia e mancano ostetriche. Perché non si è aspettato a trasferire i servizi? La situazione si sta ripercuotendo sul personale e sulle partorienti. Della quindicina di ostetriche presenti nei vari turni, ne servirebbe almeno il doppio per far fronte a quello che c’è da fare. E lo stesso personale rischia di non potersi concentrare sulle pazienti in maniera adeguata».
All’Angelo ogni anno vengono effettuati 1.500 parti, a Villa Salus ce n’erano circa 800. Con il personale in servizio ora, a Zelarino ci saranno il 50 per cento in più di bambini da far nascere, e in molti, compreso il centro Nascere Meglio, nei mesi scorsi avevano sottolineato questo rischio di caos e disagio.
«Qualcuno ci dovrebbe spiegare cosa ne sarà di Villa Salus», rincara Paola Gasbarri. «Per questo abbiamo presentato quei due esposti, nella speranza che sia fatta luce sul futuro di una clinica che era un fiore all’occhiello della nostra città. Succederà come con il Carlo Steeb, poi acquisito dalla stessa Asl 12? Al posto delle suore arriveranno le cooperativa, tagliando personale senza pensarci due volte? Siamo preoccupati per le centinaia di lavoratori e per il personale di Ostetricia che sta facendo già adesso i salti mortali all’Angelo. Va fatta chiarezza anche sulla questione della copertura assicurativa per il personale e sul numero di consulenze che l’azienda utilizza. Tante domande che secondo il nostro punto di vista richiedono risposte, e torneremo a proporle ai dirigenti in tutte le sedi possibili».
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