Punta Sabbioni: «Orso in spiaggia». Ma era un cane
PUNTA SABBIONI. Il dubbio, per qualche ora, è rimasto: «E se fossero le impronte di un orso?». E però: «Come può essere che sia arrivato fino a qui, in riva al mare?». «Sarà in vacanza» ha risposto qualcuno, sciogliendo le perplessità in una risata. Il dubbio c’è stato davvero quando ieri mattina due guardie volontarie del servizio di vigilanza venatorio hanno incontrato un cacciatore il quale ha raccontato di aver visto, da lontano, uno strano animale di colore scuro spingersi fino all’acqua, e poi tornare indietro, a nascondersi nella boscaglia di Punta Sabbioni che si affaccia sulla diga. Quando le due guardie sono andate a metterci il naso si sono trovate di fronte a una serie di orme strane e sconosciute, così come sono apparse strane e sconosciute al cacciatore, un anziano di grande esperienza, che aveva visto lo strano animale. I tre si sono guardati, e hanno immaginato la stessa cosa: «Un orso? Improbabile ma...». Le guardie hanno preso il telefonino e hanno chiamato Flavio Bottacin, presidente di Federcaccia Venezia al quale hanno girato le foto delle impronte. «Nessuno di noi è un esperto di orsi» dice «ma quelle orme sono effettivamente strane». La vicenda è stata segnalata alla polizia provinciale ma a sciogliere i dubbi, in serata, un esperto bellunese al quale La Nuova ha fatto vedere le foto delle orme: di sicuro non è un orso - che ha cinque dita e non quattro almeno che, come Balù, non si tratti di un orso ballerino, che si diverte a saltare sulle punte. Di chi erano le impronte? Probabilmente di un terranova che si era allontanato dal padrone per rincorrere dei coniglietti.
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