Punta Colombi fa spazio al nuovo mercato ittico di Chioggia dopo il no al deposito Gpl
CHIOGGIA. Nuovo mercato ittico a Punta Colombi. Questo l’obiettivo della giunta per il dopo gpl. Per dare concretezza all’idea, nel bilancio di previsione 2020 sono stati stanziati 10 milioni di euro, ma trattandosi di iter molto lunghi sono stati parallelamente previsti anche fondi per proseguire nell’adeguamento dell’attuale mercato per rinnovare i piazzali, l’illuminazione e l’informatizzazione della sala aste.
Da almeno 30 anni si parla del trasferimento del mercato ittico che deve obbligatoriamente lasciare il cuore del centro storico per motivi di traffico e di vivibilità. A ogni tornata elettorale l’argomento diventa ghiottoL’ipotesi di trasferirlo a Punta Colombi era già stata caldeggiata anni fa e era poi tramontata con l’arrivo dei tre bomboloni dell’impianto gpl.
Era allora spuntata la soluzione dell’isola dell’Aleghero che avrebbe avuto costi esorbitanti per la necessità di imbonire l’area e collegarla a tutti i sottoservizi. Lo studio di fattibilità era stato anche assegnato all’università la Sapienza di Roma, ma tutto è rimasto sulla carta. Ora che l’impianto gpl sembra destinato a scomparire, l’amministrazione grillina torna a riproporre Punta Colombi.
Una soluzione che richiede una variante al Piano regolatore del porto e un lavoro in sinergia con l’Autorità di sistema portuale.
Nel bilancio di previsione il capitolo “Sviluppo economico e sostenibilità” contempla 10 milioni di euro per lo spostamento; 350. 000 per gli ultimi lavori di pavimentazione esterna del mercato e la messa in sicurezza della banchina e 800 mila per informatizzazione, climatizzazione e illuminazione della sala aste con fondi Feamp.
«Su quello attuale stiamo continuando le migliorie», spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Alessandra Penzo, «in questo momento il cantiere sta lavorando sulle pensiline a nord del padiglione. L’obiettivo però è di accelerare per il trasferimento: spingeremo per far predisporre una variante al Prg portuale destinando l’attuale area occupata dal gpl a porto peschereccio. Ho già condiviso con il commissario dell’Autorità portuale Pino Musolino la necessità di provvedere al più presto a una variazione del Dpss (Documento di pianificazione strategica del sistema portuale) firmato lo scorso dicembre». —
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