Pugni al volto alla fidanzata arrestato un ventiquattrenne
CAORLE. Percorre il tragitto da casa sua al centro per raggiungere la fidanzata: la picchia selvaggiamente sferrandole pugni al volto. Orrore a Caorle, dove domenica è stato arrestato Thomas Braga, 24 anni, residente a Eraclea.
L’uomo è stato arrestato per violazione di domicilio e lesioni. Difeso dall’avvocato Alberto Scarpa di Jesolo, è stato rimesso in libertà dopo che è stata accolta la richiesta dei termini a difesa proposta appunto dal suo legale. Braga è libero. Dovrà attendere il 9 novembre, quando la sua condotta verrà giudicata dal Tribunale di Pordenone, competente per il territorio di Caorle. La vicenda ha suscitato sdegno in tutto il portogruarese, che non sa spiegarsi come mai a seguito di un episodio simile il protagonista sia finito in libertà. Thomas Braga tra l’altro non è un nome nuovo alle cronache.
Rimase coinvolto nello sconvolgente episodio della primavera scorsa in piazza San Giovanni XXIII, quando un pizzaiolo di Vibo Valentia domiciliato in città, Claudio Bevilacqua, 39 anni, perse la testa, secondo la forza pubblica, al Drizze & Scotte menando calci e pugni al titolare, alla barista trevigiana, ai clienti e, dopo aver avanzato proposte oscene alle turiste tedesche lì presenti, al volante della sua vettura tentò di investire gli avventori.
Thomas Braga era lì quella notte tragica e fu sentito dai carabinieri. Lì era una vittima, qui invece si deve difendere da una pesante accusa, quella di lesioni verso la propria donna. Va detto che per reati così la forza pubblica procede d’ufficio. Ed è stato grazie ai carabinieri della stazione di Caorle che Braga è stato arrestato. Lui, in preda ai fumi dell’alcol, è partito domenica mattina dalla località di residenza, Eraclea, per raggiungere la fidanzata. Il rapporto tra i due è caratterizzato da alti (pochi) e bassi (parecchi), ma alla fine lei lo perdona sempre.
Stavolta invece la situazione è precipitata. Braga è accusato di aver violato il domicilio della giovane e di aver perso la testa. Al culmine di una lite ha cominciato ad alzare le mani contro la donna, sferrandole una serie impressionante di pugni al volto che le hanno procurato lesioni guaribili in 25 giorni. Approfittando di un momento di distrazione la vittima ha afferrato il telefono, componendo il 112. Sul posto hanno fatto irruzione i carabinieri. Addosso a Thomas Braga i militari hanno trovato una quantità modica di hashish. Era ubriaco.
È stato portato via, per essere interrogato alla stazione dei carabinieri di via Traghete. D’accordo con i giudici di Pordenone, Braga è stato arrestato e ristretto ai domiciliari a Eraclea. Nel frattempo la sua ragazza, che non ha ancora il coraggio di lasciarlo, è stata curata all’ospedale e poi dimessa. Chissà se per lei l’incubo si interromperà.
Ieri mattina l’arresto è stato convalidato al Tribunale di Pordenone, i cui giudici hanno accolto la richiesta di termini a difesa proposta dall’avvocato Alberto Scarpa, che ha ottenuto un punto a favore: la scarcerazione del suo assistito. Thomas Braga non è più agli arresti domiciliari, ma è un uomo libero.
In attesa dell’esito del processo la cui udienza è fissata lunedì 9 novembre prossimo.
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