Pubblicità e autovelox per fare cassa
MESTRE. Venezia, Firenze e Napoli sono le uniche tre città metropolitane su nove in grado di approvare il bilancio di previsione 2016. Ieri mattina nella sede della ex Provincia a Ca’ Corner si è tenuto un veloce consiglio metropolitano da cui sono comunque emerse delle novità, per esempio su come finanziare la Città Metropolitana che il prossimo anno si troverà a dover affrontare una spending review di 25 milioni.
Pubblicità. L’input di questo nuovo strumento di introito arriva dal sindaco Luigi Brugnaro. Con il nuovo assetto istituzionale, lo scorso ottobre si è avviata una riclassificazione delle strade. Questo permetterà a breve di poter concedere alcune aree del demanio metropolitano per installare tabelloni pubblicitari, anche in versione led. In questo periodo l’ex Provincia sta facendo un piano per proporre un bando e offrire a chi volesse fare pubblicità i luoghi papabili. In media attualmente con questo tipo di pubblicità si guadagnano 400 mila euro, cifra che potrebbe salire considerevolmente. Le strade interessate sono quelle più turistiche come quelle per andare a Jesolo, a Caorle, a Eraclea, a Mirano e a Dolo.
Autovelox. È prevista sulle strade l’installazione di più autovelox da posizionare in punti dove ce n’è bisogno. Su questo punto molto critico è stato il consigliere dell’opposizione Andrea Ferrazzi che ha voluto sottolineare che «ancora una volta, dopo aver tenuto le imposte alzate al massimo dal commissario Vittorio Zappalorto, il sindaco continua a prendere i soldi tassando i cittadini». Ferrazzi ha anche ribadito il ritardo della stesura di un piano strategico che doveva essere pronto «mesi fa ma che continua a slittare».
Regia metropolitana. Davanti alle perplessità espresse anche da Alessandro Quaresimin, sindaco di Salzano, su come reperire i finanziamenti in vista della spending review e sulla mancanza di un piano generale della Città Metropolitana, il sindaco Luigi Brugnaro ha risposto: «Non è vero che siamo seduti. Siamo tutti qui gratis per costruire il progetto e ogni giorno ci sono 500 dipendenti della ex Provincia che lavorano a questo. Siamo tra quelli messi meglio anche se bisogna avere un fronte comune. Anche per questo l’8 maggio, in occasione della Festa della Sensa, verrà il sindaco di Firenze Dario Nardella che è il coordinatore delle Città Metropolitane. A maggio dedicherò due giornate per andare ad ascoltare le persone nel territorio. Poi, prima dell’estate, nominerò i delegati e dovremo avere pronto un brogliaccio in modo da arrivare a settembre per discuterne e a fine anno per approvare il bilancio».
Brugnaro ha aggiunto che la Regione ha dato un contributo di 40 milioni per la Città Metropolitana: «Insisto comunque a dire che vogliamo le deleghe all’urbanistica».
Partecipate. Le società partecipate della Città Metropolitana saranno 8 perché dalle attuali 12 indicate nel rendiconto 2015, quattro sono in corso di dismissione (Nuova Pramaggiore Srl in liquidazione; Promomarghera Srl in liquidazione; Attiva Spa in procedura fallimentare e Apt di Venezia). Per le infrastrutture rimangono Atvo Spa, Actv Spa, Veneto Strade e Save Spa come capogruppo: «Non ho nessuna intenzione di vendere le quote di Save», ha detto il sindaco, «che ha fatto 30 milioni di utili e ha portato alla Città Metropolitana 1 milione e trecentomila euro, con 100 mila euro in più del previsto».
Patrimonio. Allo stato attuale il patrimonio della Città Metropolitana ammonta a 500 milioni tra fabbricati, strade, immobili.
Upi Veneto. I rappresentanti della Città Metropolitana nell’Unione Province sono Giorgio Babato, Giorgia Pea e Nicola Pellicani.
Vera Mantengoli
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