Pubblicazioni di matrimonio online

Da lunedì non sarà più necessario andare in Municipio per prendere visione degli atti di pubblicazione di matrimonio. Un albo virtuale, accessibile dal sito del Comune, sostituirà, infatti, l'affissione degli atti nella bacheca. Un modo, anche, per risparmiare sulla carta. A Venezia gli uffici dello Stato civile sono stati istituiti nel 1871 e da allora tutti coloro che volevano consultare quei documenti (gli stessi sposi e i cittadini in qualche modo interessati alle «pubblicazioni») dovevano recarsi in Comune. Nella pagina web di consultazione ciascuno degli atti sarà visibile per 8 giorni. Ma ieri mattina l'assessore Tiziana Agostini ha anche presentato il processo complessivo di modernizzazione dei servizi demografici. Particolare importanza, in tale processo, ha rivestito la «dematerializzazione» dell'archivio cartaceo dell'anagrafe. Ciò ha consentito alle pubbliche amministrazioni, ai gestori di pubblici servizi e al personale degli uffici comunali di consultare l'anagrafe attraverso il portale del Comune, con notevole risparmio di tempo e quindi riduzione delle attese per i cittadini che hanno bisogno di un certificato. Nell'ultimo decennio l'entrata a regime dell'autocertificazione e l'accesso on line da parte dei cittadini, è stato ricordato, hanno comportato una drastica diminuzione del numero di certificati anagrafici chiesti agli sportelli: dai circa 450 mila del 2000 agli 80 mila del 2009, cioè un certificato all'anno ogni tre cittadini. Per l'ammodernamento dell'archivio dell'anagrafe è stato scansionato quasi un milione di documenti tra cartellini di carte d'identità, fogli di famiglia famigliae cartellini individuali.
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