«Provvedimento tampone, siamo cauti»
«Viene prorogata di un mese, dal 28 febbraio al 31 marzo 2014, la corresponsione degli emolumenti al personale delle organizzazioni che gestiscono contratti di servizi di pulizia ed altri servizi ausiliari stipulati dalle scuole per sopperire alla mancanza di personale». Il comunicato del Consiglio dei ministri di ieri soddisfa con cautela i comitati genitori, protagonisti da gennaio 2014 della lotta per la pulizia di molte scuole di Mestre, Venezia e provincia. Si parla di circa venti milioni di euro contro i 34 per i primi due mesi di emergenza.
«Un passo avanti che tampona la situazione emergenziale», dice Roberto Longo dei comitati della provincia, «ma avevamo spiegato a Treviso sia a Renzi che alla ministra Giannini che è importante che i fondi non siano tolti al Miur, come invece pare si sia fatto. Perché non si può pagare le pulizie delle scuole a scapito della qualità della didattica», dice. «Quindi lo prendiamo come un provvedimento emergenziale, in attesa di scelte strutturali». Anche Lucia Veccia, altra voce del comitato dei genitori, la pensa così: «Martedì ci risulta sia convocato un tavolo interministeriale ed è importante che non si tolga al Miur per pagare le pulizie. Certo, quello che hanno detto a Treviso poi lo hanno fatto ma temiamo non basti». Le scuole in questi giorni sono chiuse per Carnevale e riapriranno solo dopo il 10 marzo. Ieri i vari gruppi si sono scambiati decine di sms a caccia di informazioni. E in molte scuole ci si prepara alla giornata del 15 marzo, quella del “Nontiscordardime”, iniziativa di Legambiente per la giornata nazionale di volontariato dedicata alla qualità e alla vivibilità degli edifici scolastici, rivolta a tutte le scuole di ogni ordine e grado. «Abbiamo deciso come gruppo di partecipare all’iniziativa, poi ognuno si organizzerà come può e con i permessi che vanno richiesti ai singoli Comuni. Ma per noi è importante ribadire che come genitori siamo in prima fila per chiedere i finanziamenti alle pulizie delle scuole ma siamo anche pronti a rimboccarci le maniche», spiega Longo.
L’assessore Tiziana Agostini è cautamente soddisfatta: «La mobilitazione generale è servita, Venezia è partita per prima con un pressing generale, anche sull’Anci, e ora otteniamo una prima risposta. Io resto sulle parole della ministra: un mese in più per uscire dall’emergenza», dice, «e poi interventi strutturali per uscire definitivamente dall’empasse. Per fortuna questo governo risponde prontamente».
Mitia Chiarin
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