Provocano dei blackout per rubare nelle case

È la nuova tecnica usata dai ladri in molti centri della Riviera del Brenta Le abitazioni svaligiate dopo che intere strade sono rimaste al buio

CAMPOLONGO. Prima i blackout e poi i furti. È questa la nuova tecnica che bande di predoni stanno adottando in Riviera del Brenta. Nelle ultime settimane sono stati colpiti a Campolongo i centri di Bojon e Liettoli. A Mira e Camponogara, negli ultimi giorni, le zone di Olmo Trescievoli e l’area di Piazza Mercato a Oriago, a Camponogara via della Libertà. A Campagna Lupia una laterale di via Marzabotto a Lughetto. Dalle case dopo qualche ora dopo i black out sono sparite argenterie, contanti ed elettrodomestici di valore.

I ladri sono entrati forzando porte e finestre di sera quando nella maggioranza dei casi le persone dormivano o erano fuori. Un bottino di diverse migliaia di euro per oltre una decina di colpi. A Campolongo è scoppiata anche la protesta delle forze di opposizione. Gli atti vandalici, da parte di ignoti, nei quadri elettrici che regolano il funzionamento della pubblica illuminazione c'erano stati nelle vie Rivelli, Villa a Bojon, Veneto, Mondini e via Alto Adige a Liettoli. E dopo i blackout i furti denunciati da diversi cittadini alle forze dell’ordine. Il sindaco di centrodestra Andrea Zampieri aveva bollato il tutto come atti vandalici, ma le opposizioni di fronte alle continue segnalazioni da una decina di giorni chiedono più controlli anche notturni dei vigili.

«Il gruppo consiliare Campolongo Insieme esprime forte preoccupazione», spiegano l’ex sindaco Alessandro Campalto e il capogruppo del Pd Stefano Molena, «per gli atti vandalici che si stanno susseguendo sugli impianti elettrici dell’illuminazione pubblica di molte vie del paese. Le manomissioni sono funzionali ai furti nelle abitazioni che si stanno ripetendo in questi giorni. Il sindaco non può limitarsi a rassicurare le persone sui social di fronte a furti organizzati, deve prendere delle decisioni e rispondere alle tante promesse, innanzitutto quello sulla sicurezza sociale, il decoro urbano e la trasparenza degli atti amministrativi, cose che nel primo periodo come da cronache denunciate sono mancate e hanno messo in allarme e in apprensione la comunità di Campolongo».

Anche nel territorio mirese c'è chi chiede più controlli: «Ci sono stati blackout a cui poi sono seguiti furti in alcune stradine laterali di via Risorgimento e nella zona», spiega Guerrino Manente per i comitati di via Trescievoli e Fossa Donne».

Alessandro Abbadir

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