Provoca incidente alla ex uomo di Fiesso a giudizio

Secondo l’accusa ha affiancato lo scooter con la ex compagna e il nuovo partner poi li ha fatti finire nel fosso, fuggendo. Deve rispondere di omissione di soccorso
Di Alessandro Abbadir
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 16.05.2014.- Cittadella della Giustizia, Piazzale Roma
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 16.05.2014.- Cittadella della Giustizia, Piazzale Roma

FIESSO. Ha patteggiato 8 mesi pena sospesa, un uomo di Fiesso al centro di una vicenda che lo vedeva accusato di stalking, messaggi persecutori, lesioni e omissione di soccorso. La vicenda nasce nei mesi scorsi quando l’uomo, dopo aver chiuso una relazione con la sua compagna, ha cominciato a tempestarla di messaggi intimidatori, di una raffica di telefonate e anche di continui appostamenti con l’intenzione ovviamente di obbligarla a riprendere i rapporti che si erano interrotti.

L’uomo ha continuato a perseguitare la donna per mesi finché lei ha segnalato la situazione alle forze dell’ordine che si sono presentate dal suo persecutore e gli hanno intimato di interrompere il comportamento molesto.

La situazione era però degenerata lo scorso giugno quando, all’altezza della rotonda della Rana a Marghera, l’uomo, che stava guidando la sua auto, una Chrysler, ha visto che sulla stessa rotonda stava transitando in scooter la ex compagna e il suo nuovo partner.

A questo punto l’uomo, secondo l’accusa, avrebbe fatto una manovra brusca con la sua auto, tagliando la strada alla coppia in sella allo scooter e facendo finire nel fossato sia la donna che l’uomo. Poi aveva ingranato la marcia ed era scappato.

I due feriti sono stati soccorsi e portati in ospedale: hanno riportato lesioni in diverse parti del corpo. Immediatamente era scattata la denuncia alle forze dell’ordine. Ieri di fronte al giudice dell’udienza preliminare Andrea Edoardo Comez e al pm Massimo Michielozzi, l’accusato, difeso dall’avvocato Pascale De Falco, ha patteggiato 8 mesi, pena sospesa, per le sole accuse di stalking.

Per le accuse invece di lesioni e omissione di soccorso l’uomo andrà a dibattimento in quanto lo stesso avvocato Pascale De Falco è deciso a provarne la sua innocenza in sede dibattimentale. «Si tratta», spiega De Falco, «di una accusa che intendiamo dimostrare come infondata in quanto a mio avviso non c’era l’intenzionalità di investire o di tagliare la strada allo scooter in cui viaggiavano la ex compagna e il suo nuovo partner». Insomma se per quanto riguarda lo stalking e gli atti persecutori la vicenda può dirsi conclusa per quanto riguarda invece la questione dell’omissione di soccorso e le lesioni si terrà un processo con dibattimento pubblico.

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