Prove di divorzio Jesolo si è stancata di avere Miss Italia
JESOLO. Miss Italia, si avvicina l’addio. Le recenti esternazioni a ciel quasi sereno del sindaco Valerio Zoggia, che annuncia l’ultima edizione nel 2016 e pone dure condizioni future, lascia presagire che la delusione e le spese siano state troppe. Un’uscita inattesa che ha spinto Patrizia Mirigliani, patron della Miren, a non commentare e chiudersi in silenzio davanti alla città che aveva scommesso quattro anni fa su un concorso in forti difficoltà dopo l’abbandono della Rai. Gli ascolti non sono arrivati, anche se c’è stata una crescita e una buona conduzione con l’arrivo di Simona Ventura nelle ultime edizioni.
«Gli ascolti non sono stati così elevati», ha detto il sindaco Zoggia, «al momento posso dire che ospiteremo ancora questa edizione, poi finisce anche il mio mandato. E se dovessi essere riconfermato sindaco, dobbiamo ridiscutere tutto con un’altra emittente perché con La7 non abbiamo raggiunto gli ascolti che ci attendevamo e speravamo».
Le alternative richieste da Zoggia non possono che essere quelle della Rai o di Mediaset. Certo, esporsi così e prima della prossima edizione di settembre appare una richiesta di separazione prima del divorzio e l’addio. Zoggia era stato il primo critico di Miss Italia ai tempi del sindaco Calzavara, quando a Jesolo c’era Miss Italia nel mondo. Poi aveva portato a casa Miss Italia, quella vera, a prezzi di saldo, almeno inizialmente, salvo poi dover spendere fino a oltre 500 mila euro, come si prevede la prossima estate.
Le meno stupite sono le categorie che non ci hanno mai molto creduto. «Aspettavamo un rilancio a Jesolo, ma non c’è stato», dice il presidente Aja, Massimiliano Schiavon, «lo avevamo già detto al momento di fare un bilancio».
Poi il presidente della Confcommercio Angelo Faloppa: «Si sperava in un successo mediatico, purtroppo non è avvenuto. Ora dobbiamo almeno impegnarci tutti per questa edizione nel 2016».
Con queste premesse non sarà facile, anche se i contratti vanno onorati e formalmente era previsto che con i 4 anni finisse la fiaba. Certo la prospettiva era di un più lungo periodo. Pronto il fuoco di fila delle opposizioni. «Dopo aver speso quasi due milioni», sbotta Daniele Bison, «finalmente il primo cittadino si rende conto che Miss Italia su La 7 non porta nulla come valore aggiunto, tant’è che ne ipotizza la cancellazione. Una manifestazione che sarebbe dovuta costare nei primi tre anni 200.000 euro complessivi, alla fine è costata quasi 10 volte tanto. Ho condotto una battaglia contro questo spreco e sono stato insultato, aggredito verbalmente e tacciato di non voler bene alla mia Jesolo. Prendo atto che a distanza di tre anni il sindaco mi dà ragione, anche se è una soddisfazione da poco, peccato che si siano buttati letteralmente alle ortiche tutti questi soldi pubblici che potevano essere utilizzati in modo più intelligente».
Poi Mirco Crosera: «Sono anni che diciamo che Miss Italia su La 7 erano soldi buttati, fa piacere che a un anno dalle elezioni si ripeterà solo se andrà sulla Rai. Ci voleva tanto per capirlo. Chi risarcirà gli jesolani? Spero che non dimentichino tutti gli eventi flop di questa amministrazione Zoggia».
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