Protocollo d’intesa per eventi culturali
SPINEA. Miranese e Riviera del Brenta contro l’adagio “di cultura non si campa”: 14 Comuni del territorio investono in teatro, musica e spettacoli e sottoscrivono a Spinea un protocollo d’intesa per progettare eventi culturali di rilievo, unendo soggetti pubblici e privati.
“A”Utopie”, titolo dell’ambizioso progetto, si rinnova per il triennio 2015-17, a distanza di dieci anni dai primi passi: era stato il Comune di Dolo, nel 2005, a mettere in rete i primi soggetti, poi Salzano fece da capofila.
«Oggi, dopo dieci anni, si è potuto sperimentare uno dei più qualificati e innovativi processi di progettazione culturale coordinata e condivisa tra soggetti pubblici e privati», hanno affermato i promotori della Fondazione di Venezia, Fondazione di comunità Riviera-Miranese, associazione Echidna, «e per il nuovo triennio sarà Spinea ad assumere il ruolo di soggetto coordinatore e di capofila».
Il progetto si è strutturato negli anni con diverse azioni, interpretando e rispettando, oltre che una volontà comune di coordinamento, anche le singole vocazioni culturali dei territori: sono nati così progetti come “Paesaggio con uomini”, “F.i.l.i.-Filanda idee lavoro identità”, “Spineasogna” e il progetto “Bel-Vedere”.
All’associazione Echidna il ruolo di ideatore e di elaborazione culturale.
L’intesa tra i Comuni ha permesso, a partire dal 2010, anche il riconoscimento della Regione, attraverso l’accordo di programma che ne sancisce il valore strategico in ambito di programmazione culturale regionale.
Oggi al progetto partecipano tutti e sette i comuni del Miranese e, per la Riviera, Campagna Lupia, Campolongo Maggiore, Dolo, Fiesso, Fossò, Pianiga e Stra.
«È un evento culturale significativo, direi inusuale perché non è scontato coinvolgere oggi 14 comuni per progettare e investire in cultura», ha detto l’assessore alla cultura di Spinea, Loredana Mainardi, «è una sfida verso i tanti che continuano a considerare la cultura una cosa da offrire solo in luoghi dotati di strutture e tradizione. Invece ci sono anche le periferie, i paesi, le realtà come le nostre che sono in grado di elaborare proposte, e di qualità».
Filippo De Gaspari
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