Protesta dei bagnini «Jesolo non rinunci alla professionalità»

Otto ore rinchiusi sulle torrette e con forti tagli in busta paga Il sindacato Fiadel minaccia scioperi durante la stagione
Jesolo (VE):.La spiaggia..02/08/2001 © Light Image Studio..Morsego.
Jesolo (VE):.La spiaggia..02/08/2001 © Light Image Studio..Morsego.
JESOLO. La rivolta dei bagnini. È ancora presto per parlare di spiaggia e servizio di salvataggio, ma i mesi passano e i problemi per il Comune e la Jesolo Turismo sembrano solo all’inizio.


Il sindacato Fiadel ha deciso di puntare i piedi e per la prossima estate non esclude scioperi a catena, il che non sarebbero certo un toccasana per l’immagine della località turistica in piena stagione.


Il segretario Fiadel Sandro Gritti non dà tregua al Comune e nei giorni scorsi il sindaco Valerio Zoggia si è trovato addirittura i bagnini in ufficio a protestare. Doveva essere un blitz in tutta segretezza, ma qualcuno ha parlato in Comune e cercato di non mettere in difficoltà il sindaco, già alle prese con gli aumenti della tassa di soggiorno.


Tempi duri per i guardia spiagge jesolani. Altro che sole e belle ragazze in bikini. In questi anni si lavora 8 ore sotto il sole e l’afa, rinchiusi nelle torrette di avvistamento. E la concorrenza è tanta, perché se Jesolo Turismo Spa ha ancora il monopolio del servizio, ci sono tante società private che si stanno facendo avanti a costi più bassi.


«Non possiamo svilire la professionalità acquisita dal nostro servizio di salvataggio», dice Gritti, «sfido chiunque a verificare chi riesce a rispettare le regole come noi in base alle direttive della capitaneria di porto. Eppure sono stati decurtati 180 euro di stipendio in busta paga al mese. Non solo. Ci sono addetti al salvataggio che non hanno timbrato un paio di volte e si sono trovati senza 500 euro a fine stagione come punizione. Premetto che la timbratura non è con il cartellino, ma quasi. In realtà è stato utilizzato un sistema dubbio per il controllo, attraverso il telefono cellulare e sulla cui regolarità ho molte perplessità».


«Noi siamo pronti a trattare», conclude Gritti, «per la tutela dei lavoratori. Il sindaco ci ha ascoltati e adesso vedremo cosa farà. Ma noi, in caso non dovessimo essere ascoltati, siamo pronti ad avviare una protesta in piena estate».


La decisione del Comune di alzare la tassa di soggiorno ha determinato la protesta di Aja e Confcommercio. Ritirati i membri nelle società partecipate come Jesolo Turismo, si rischia ancora il commissariamento della società partecipata. I vertici di Jesolo Turismo, con il presidente Alessio Bacchin, hanno sempre precisato che gli accordi con i sindacati a suo tempo hanno stabilito tutto questo, anche i tagli che furono condivisi. In gioco c’è il posto di lavoro e il futuro dei servizi sulla spiaggia.


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