Protesta darsene, il sindaco apre al dialogo

Chioggia. Casson chiama gli imprenditori al tavolo del contestato progetto sul ponte anti-cuneo salino

CHIOGGIA. Il “miracolo” è avvenuto il terzo giorno. È da domenica che i titolari delle sei darsene che resteranno imprigionate dal progettato sbarramento-ponte sul Brenta contro il cuneo salino, si sono accampati sotto il municipio e, fino a ieri, nessuno li aveva presi sul serio. «Nessun amministratore pubblico è venuto a farci visita» diceva Marino Masiero, principale animatore della protesta, ancora lunedì «eppure una tenda con sedie e brande davanti al municipio non dà una buona immagine della città. Lo sappiamo, ma la nostra è una protesta estrema. Civile e silenziosa, ma è l'ultima carta che ci resta da giocare per attirare l'attenzione delle istituzioni che, finora, ci hanno ignorato». Ieri, però, qualcosa si è mosso: i consiglieri comunali di opposizione hanno firmato la richiesta di convocazione di un consiglio comunale urgente e aperto, proprio per discutere il problema e il sindaco ha annunciato passi ufficiali per mettere a confronto gli imprenditori che protestano e i responsabili del progetto. «Le ragioni dei titolari delle darsene non sembrano prive di validità», dice Fortunato Guarnieri, consigliere di Sel, «è pendente un ricorso al Tar che potrebbe bloccare il progetto a metà, ci sono possibili cause civili di risarcimento danni, sono in gioco molti posti di lavoro e il ruolo del turismo diportistico nell'economia cittadina. Ci sembra che l'argomento meriti una riflessione pubblica in consiglio comunale, in cui ascoltare le ragioni di chi contesta e, comunque, tutti i pareri che possano chiarire la questione». Sulla stessa lunghezza d'onda la presa di posizione del sindaco, Giuseppe Casson, che sottolinea che, pur riconoscendo l'importanza dell'opera per l'agricoltura e la viabilità «il Comune non può ignorare le richieste delle imprese del territorio» e, dunque, «ha segnalato al magistrato alle acque che la gestione della futura conca di navigazione dovrà tenere conto del transito dei natanti, minimizzando i tempi di attesa (oggi si parla di quattro ore nei week end, ndr) e che il bando di appalto assegni un adeguato punteggio alle imprese concorrenti che garantiranno la migliore funzionalità. Inoltre mi farò tempestivamente promotore di un incontro urgente tra tutte le amministrazioni interessate dall'accordo di programma sul ponte-sbarramento e i titolari delle darsene, offrendo, per la prima volta, a questi ultimi, l'occasione di esporre in maniera ufficiale le proprie ragioni e ottenere risposte dagli organo competenti». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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