Protesta contro il ponte sul Brenta Cittadini solidali
CHIOGGIA. Secondo giorno di protesta degli imprenditori della nautica, schierati contro il progetto del nuovo ponte sul Brenta. Dopo la prima notte passata all'addiaccio, per tutta la giornata di ieri è continuata l'azione dimostrativa dei titolari delle sei darsene che si troveranno pesantemente penalizzate dalla nuova barriera. Sono tante le persone che, spontaneamente, si sono recate a dar conforto agli imprenditori della nautica, che hanno allestito un gazebo per un volantinaggio continuo. Tanta la solidarietà da parte della cittadinanza, anche durante la serata.
«Abbiamo ricevuto visite per tutta la notte», commenta Marino Masiero, della darsena "Marina del Sole", «qualcuno ci ha scambiato per sfrattati in cerca di casa. Siamo stati colpiti dalla grande vicinanza che la gente ci sta dimostrando. Perfino le forze dell'ordine vengono da noi, si informano e alla fine esprimono la loro solidarietà». Masiero chiarisce poi che «è sbagliato collegare il progetto dello sbarramento alla potabilità dell'acqua». Gli imprenditori sostengono che l'opera causerà un blocco totale del turismo nautico sul fiume, provocando, come diretta conseguenza, la chiusura di sei aziende nautiche. Affermano inoltre che l'opera è dispendiosa e progettata in una posizione inadeguata. «Chi ha fatto questo progetto» rincara la dose Masiero, «e lo ha appoggiato sia politicamente che tecnicamente, oltre a contraddire se stesso - dato che sono stati approvati i piani urbanistici per fare gli ampliamenti delle nostre aziende - sembra non si renda conto di quanti danni provocherà ai privati. Danni che saranno sicuramente riconosciuti, prima o poi, in giudizio». (a.var.)
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