Protesta al negozio Benetton per i morti di Dacca
VENEZIA - Un gruppo composto da alcune decine di attivisti dei centri sociali Morion e Rivolta guidato da Tommaso Cacciari oggi pomeriggio ha protestato davanti al negozio Benetton di campo San Bortolo. Un’azione dimostrativa per protestare contro lo sfruttamento della manodopera nei paesi del terzo mondo in particolare dopo quanto accaduto alcune settimana fa in Bangladesh dove una fabbrica che confezionava prodotti anche per il marchio di Treviso è crollata, alla periferia di Dacca, causando oltre mille vittime, in gran parte lavoratori. L’azienda, si è poi appreso, confezionava, in sub-appalto, prodotti anche per l’azienda di Treviso che dopo aver negato per alcuni giorni la vicenda, è stata costretta ad ammettere la sub fornitura di un proprio laboratorio indiano a una delle fabbriche ospitate nel palazzo crollato. Gli attivisti dei centri sociali hanno sporcato con vernice rossa le vetrate del negozio, e hanno aperto lo striscione: “United Colors of Slavery” e attaccato cartelli con scritto “1 euro = 1 life”.
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