Protesta al liceo Montale arrivano due aule in più

San Donà. Incontro tra Provincia, Comune e istituto per trovare una soluzione Il futuro è la cittadella scolastica, ma i tagli rendono difficile il finanziamento

Subito il recupero di un paio di aule e la prospettiva di un campus scolastico in cui troveranno sede le scuole della città. I tagli e la soppressione della Provincia impediscono una soluzione a breve termine. L’incontro tra Provincia e Comune sul futuro del liceo Montale ha fissato alcuni punti per il futuro: è stata approvata la proposta, nel breve termine, di manutenzione straordinaria dell’ex alloggio del custode al liceo Montale per garantire il recupero degli spazi necessari per due ulteriori aule, costo stimato in 150 mila euro, compatibilmente con le risorse che si renderanno disponibili.

A San Donà, la presidente della Provincia, Francesca Zaccariotto, accompagnata da Andrea Menin del servizio Edilizia scolastica e Franca Sallustio del servizio Istruzione, ha partecipato all’incontro con il sindaco Andrea Cereser, la dirigente dell’istituto scolastico superiore Marina Drigo, la presidente del Consiglio d’Istituto Morena Marilisa Carlini e il rappresentante dei genitori della Giunta esecutiva Giorgio Fregonese.

«La Provincia aveva da tempo predisposto uno studio dettagliato di fattibilità per la creazione di un unico polo scolastico sandonatese», ha detto la Zaccariotto, «una sorta di campus, di cittadella degli studi, ma negli ultimi quattro anni lo scenario per l’ente provinciale è radicalmente mutato. Dal 2010 l’ente che rappresento non può più contrarre mutui, la Regione ha drasticamente tagliato i trasferimenti, e a questo vanno aggiunti i vincoli del patto di stabilità e gli ulteriori tagli di quest’anno. Tradotto in cifre, ha significato oltre due milioni in meno sugli undici milioni che abbiamo investito ogni anno per le scuole del territorio. Se poi penso che in tali condizioni di precarietà, con una spada di Damocle sempre pendente sulla testa, siamo comunque riusciti a mettere in sicurezza circa il 50 per cento degli edifici scolastici del territorio veneziano, e complessivamente abbiamo investito quasi 60 milioni nei 74 edifici scolastici del territorio, 70 mila euro per il Montale».

La dirigente Marina Drigo ha invocato una soluzione di razionalizzazione a costo sostenibile e a condizioni che possano dare a medio termine una sistemazione adeguata, riducendo la frammentazione. Si cercando in poche parole delle nuove aule il più possibile concentrate per evitare l’attuale dispersione in quattro sedi diverse per i 750 studenti.

«Da parte nostra», ha detto il sindaco Cereser, «possiamo fare un censimento, e alcune verifiche per quanto di competenza sulle scuole comunali, dialogando con la direzione scolastica».

Giovanni Cagnassi

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