Prostituzione, sequestrato il Piave: è il cinema a luci rosse di Mestre
MESTRE. «Polizia locale di Milano, locale sottoposto a sequestro dell’autorità giudiziaria». È questo il cartello che i vigili urbani di Milano, coadiuvati dai colleghi di Mestre, hanno apposto ieri al cinema “Piave” di via Premuda 24, l’ultimo cinema che proiettava film a luci rosse ancora aperto in città. Secondo quanto è possibile apprendere il cinema - che si trova nella strada che collega via Piave con via Felisati - è stato sequestrato nell’ambito di un’inchiesta sulla prostituzione maschile che riguarderebbe anche altri cinema e locali in altre città italiane, anche se non è ancora chiaro chi sia coinvolto nell’inchiesta avviata, come detto, per far luce su un giro di prostituzione maschile.
Secondo l’ipotesi dei vigili urbani di Milano infatti il cinema Piave non sarebbe stato un semplice cinema a luci rosse, ma anche un luogo dove poter fare un certo tipo di incontri. Ed è chiaro che se è stato disposto il sequestro c’è molto più di un sospetto.
La mappa della prostituzione maschile in città ha in Marghera la sua zona di riferimento, in particolare nel perimetro compreso tra via delle Macchine e via della Pila, dove c’è anche un locale dove è facile incontrare e rimorchiare giovani, in maggioranza sono originari dei Paesi dell’Est Europa, che vendono il loro corpo per poche decine di euro.
Strade che tra l’altro, recentemente, sono state interessate da alcuni episodi di rapine a danni di clienti, colpevoli di non aver pagato, o di non aver pagato abbastanza, e di passanti. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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