Prostituta minacciata e violentata arrestato infermiere mestrino

In carcere Christian Vianello, che respinge le accuse: «È stata lei a volere un rapporto non protetto» È accusato di aver usato un coltello per costringere la giovanissima romena a fare ancora sesso
Mestre: prostituzione sul terraglio. 30/10/2000 © Light Image studio
Mestre: prostituzione sul terraglio. 30/10/2000 © Light Image studio

È in carcere l’uomo, un mestrino di 43 anni, accusato di aver violentato con la minaccia di un coltello venerdì notte una giovanissima prostituta rumena. Christian Vianello, questo il suo nome, fa l’infermiere e ieri è stato interrogato dal giudice veneziano Barbara Lancieri alla presenza del suo difensore, l’avvocato Katia Balestra, nominata d’ufficio. Ha respinto le accuse, sostenendo che sarebbe stata la giovane prostituta ad insistere per avere un rapporto non protetto e che lui non l’avrebbe assolutamente minacciata con un coltello. Al termine dell’interrogatorio il magistrato ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per violenza sessuale, così come aveva chiesto il pubblico ministero Rita Ugolini.

A individuarlo poche ore dopo che la giovane dell’Est aveva sporto denuncia sono stati gli agenti della Squadra mobile; del resto la ragazza, poco più che 18enne, aveva indicato con esattezza l’abitazione dell’uomo e anche buona parte della targa della sua automobile. Vianello, infatti, che abita poco distante dal Terraglio dove la prostituta esercitava la sua professione, si è presentato con la sua macchina e, salita la giovane donna, si è diretto verso casa sua, dove si è intrattenuto con lei. Era passata la mezzanotte e mezza di venerdì, quando una pattuglia della Polizia stradale di Mestre, in servizio lungo il Terraglio, viene fermata da un ragazza poco più che maggiorenne. È una ragazza dell'Est Europa che si prostituisce da qualche tempo lungo la Pontebbana. La giovane spiega che un uomo, dopo aver consumato un rapporto sessuale con lei nella sua casa, mentre in auto la riaccompagna sul luogo dove si prostituisce pretende, sotto la minaccia di un coltello, di consumare un altro rapporto sessuale non protetto al termine del quale si allontana. La ragazza è riuscita a fornire il numero di targa, dell'auto del violentatore, anche se solo parziale, e soprattutto l’indirizzo di casa ai poliziotti. Gli agenti della stradale, a quel punto, chiedono l'intervento dei loro colleghi della Squadra Mobile.

L'ultima operazione sullo sfruttamento delle prostitute e sulle violenze che le ragazze subiscono, lungo il Terraglio, è del dicembre scorso. In manette due romeni. Sfruttavano dieci ragazze tra il Terraglio e Riccione. Tutte romene come loro. A volte le facevano prostituire in un appartamento di Marcon, dov’erano in parte ospiti. Da tutte pretendevano 7-800 euro al giorno. Una delle ragazze si è stancata di essere sfruttata e delle botte che prendeva se non faceva quello che dicevano i due ed è andata dalla Polizia. Ha denunciato la situazione e grazie anche alla collaborazione dei servizi sociali del Comune i due sfruttatori sono stati arrestati dagli agenti della Squadra Mobile di Venezia. In manette sono finiti: Vasile Poalelungi, 34 anni, e Valentin Pintilie (30).

Giorgio Cecchetti

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