Proseguono i controlli anti droga nelle scuole di Venezia

Carabinieri e canti anti droga hanno effettuato ieri alcuni controlli contro lo spaccio in quattro scuole di Venezia

VENEZIA. Proseguono gli appostamenti anti droga, in prossimità delle scuole, da parte dei carabinieri della Compagnia di Venezia. Interessati, tutti gli istituti della provincia, con una particolare focalizzazione sulle sedi "calde". Ieri i controlli hanno riguardato il Liceo artistico Guggenheim, il Liceo classico, musicale e artistico Marco Polo, l’ISS Vendramin Corner e l’ISS Francesco Algarotti di Venezia.

I carabinieri, in uniforme e in borghese, hanno atteso gli studenti all’ingresso delle scuole, al suono della campanella. Insieme a loro, i cani antidroga. Il tutto si è concluso positivamente: le unità cinofile, infatti, non hanno trovato sostanze stupefacenti tra i ragazzi. Importante incoraggiamento per la campagna di prevenzione e controllo portata avanti dai Carabinieri. Soddisfatti dei risultati, ovviamente, anche le direzioni didattiche e i docenti dei quattro istituti.

Ma la battaglia alle droghe è ancora aperta: i controlli, assicurano i carabinieri, proseguiranno lungo l’intero anno scolastico. I ragazzi delle scuole, infatti, sono i soggetti considerati più a rischio di cadere nella "trappola" degli spacciatori. Per questo, la campagna di prevenzione, che è volta, se non a sconfiggere, quantomeno a limitare lo spaccio e il consumo di sostanze stupefacenti. Protesta, intanto, il coordinamento degli Studenti Medi, che su Facebook scrive: "In questi giorni stanno continuando nelle scuole di Venezia e Mestre i controlli di polizia voluti dal piano proibizionista e repressivo di Salvini.

Notizia di stamattina, i controlli al Liceo artistico statale. Dopo pochi mesi già non è più una notizia, si smette di parlarne sui giornali e si inizia a considerarla normalità. E questo è il pericolo più grande. Non è normale che la polizia ci aspetti all'entrata di scuola, non è normale che irrompano le "forze dell'ordine" in aula, non è normale un clima di controllo costante in un lugoo che dovrebbe essere la nostra seconda casa. Vogliamo legalizzazione e veri percorsi di informazione, non probizionismo e repressione!".

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