Prosegue lo scontro sui precari 4 vigilesse diventano maestre

Ieri Commissione consiliare con gli assessori Zuin e Romor: infuriati i sindacati e le opposizioni I nove dipendenti comunali che hanno chiesto di cambiare settore serviranno a gestire le emergenze
Di Vera Mantengoli
Interpress/Mazzega Vitucci Venezia, 29.06.2015.- Comune di Venezia, Luigi Brugnaro presnta Giunta Comunale.- Nella foto Paolo Romor
Interpress/Mazzega Vitucci Venezia, 29.06.2015.- Comune di Venezia, Luigi Brugnaro presnta Giunta Comunale.- Nella foto Paolo Romor

Polemica non risolta sui precari del Comune. Ieri mattina, nel corso della commissione consigliare richiesta dai Cinque Stelle e presieduta da Rocco Fiano, alla presenza degli assessori al Bilancio, Michele Zuin, e alle Politiche Educative, Paolo Romor, si è discusso sull’organizzazione dei nidi e delle materne. Per l’amministrazione in carica non c’era altra soluzione che quella presa, mentre per le opposizioni e i sindacati si sarebbe dovuto procedere in un altro modo. In pratica l’amministrazione ha chiuso le iscrizioni a nidi e materne lo scorso 31 marzo, non permettendo più a nessuno di iscriversi successivamente. Ha poi calcolato la quantità di maestre necessarie (1 maestra per 6 bimbi al nido e 1 per 12 alle materne), che ha assunto prendendone 30 dalla graduatoria 2014, che si è esaurita, e 17 da quella del 2010 (2 hanno detto di no e si procede).

Durante i mesi estivi l’amministrazione, non sapendo se avrebbe potuto assumere, aveva chiesto ai dipendenti con titoli chi volontariamente avrebbe cambiato settore. I selezionati sono stati 9 (4 vigilesse, 2 con esperienza) e rimarranno in teoria fino al 31 dicembre: «I dipendenti», ha spiegato Romor, «servono per creare una riserva che consenta di gestire le emergenze».

Infuriati i sindacati e le opposizioni per aver chiuso le iscrizioni, per aver proceduto facendo colloqui personali ai dipendenti senza un criterio pubblico, per non aver scelto tra le opzioni previste dallo statuto quella di fare un bando ad hoc e per non aver dato i numeri sulla situazione precari, pur dicendo che i soldi per un piano triennale ci sono. «Avevamo presentato due emendamenti chiedendo di iscrivere i bambini in due momenti», spiega Monica Sambo del Pd, «e li abbiamo ritirati perché a parole ci hanno detto che di sicuro lo avrebbero fatto e adesso ci rimettono i bambini».

Per Daniele Giordano, della Cgil. il Comune sta smantellando il settore educativo: «Dal primo gennaio si possono sbloccare le assunzioni», ha spiegato il sindacalista, «ma non si sa nulla. I 70 vigili di cui parla il sindaco potranno avere un contratto da 6 a 24 mesi. Bisogna anche ricordare che non è mai stato spiegato che fine farà il personale della Municipalità e se entro una settimana non ce lo diranno dichiareremo per questi lavoratori lo stato di agitazione». «È anticostituzionale fare colloqui personali», ha aggiunto la consigliera 5 Stelle Elena La Rocca, «i criteri pubblici tutelano i diritti». Romor ha rintuzzato le critiche: «Il sindaco vuole conoscere i lavoratori». I numeri dati dalla nuova dirigente Silvia Grandese delle Politiche Educative sono: 76 persone in scadenza a fine 2016, 43 a fine 2018 e 26 maestre (a casa perché non erano nelle graduatorie, ma lavorano a tutti gli effetti da anni).

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