Prosecco truccato: i carabinieri dei Nas sequestrano milioni di bottiglie
TREVISO. Maxi-sequestro di bottiglie di prosecco Docg nelle provincie di Treviso, Belluno e Venezia.L'attività dei carabinieri del nucleo antisofisticazione è ancora in corso: per produrlo sarebbero state usate uve di minor pregio.
A far scattare i sigilli al vino, durante le ispezioni, sono state principalmente alcune grosse anomalie riscontrate tra i quantitativi di uve utilizzati e quelli di vino prodotto nelle cantine. Il prosecco sarebbe stato commercializzato come spumante docg, ma in realtà sarebbe stato prodotto aggiungendo uve di pregio inferiore. Controllate dal Nas decine di cantine nelle tre province, dove sono già stati sequestrati milioni di bottiglie. Il vino "taroccato" ora sarà venduto a prezzo inferiore oppure, in caso abbia qualità organolettiche fuori norma, distrutto. In ogni caso, per i produttori si preannunciano multe da decine di migliaia di euro.
Particolarmente interessata alle ispezioni del Nas la zona di produzione del prosecco nella Marca e, in particolare, quella di Valdobbiadene.
Uno degli elementi-chiave che hanno segnato la svolta nelle indagini è stato il riscontro di anomalie significative nei registri di carico e scarico delle cantine: molti quantitivi di uva non vendemmiata in vigneti docg non sarebbero stati mai registrati.
Zaia prudente. «Siamo ancora nell'ambito dei controlli annuali sulla congruità delle denunce. Se poi ci sono dei casi particolari, saranno direttamente i carabinieri a dare informazioni più dettagliate». Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, commenta l'indagine del Nas dei Carabinieri che ha portato a sequestri di prosecco in alcune cantine del trevigiano. «Per il momento - ha concluso Zaia - siamo ancora la Denominazione di origine controllata (Doc) più grande d'Italia e del mondo».
L'indagine. Grossi quantitativi sono stati sequestrati dal Nas di Treviso nelle cisterne di una ventina di cantine. Il vino prodotto con uve non conformi al disciplinari è destinato alla declassazione, ma anche alla distruzione, una volta che saranno concluse le analisi di laboratorio dell'Ispettorato centrale repressioni Frodi di Conegliano. Nel mirino anche la vendemmia 2015, che in molte aree non è ancora conclusa, e quindi diverse aziende devono ancora completare la documentazione richiesta. I controlli dei Nas riguardano tutte le aree vinicole del Veneto, dal trevigiano, al veneziano, al veronese. Il parametro alla base delle verifiche del Nas parte dalle produzioni di una determinata uva per ettaro di terreno, confrontate con quelle poi trovate nelle cisterne delle cantine di ogni specifica area. I numeri delle produzioni dei disciplinari Docg, Doc e Igt Docg sono certi, e pertanto chi ha fatto 'lievitarè la produzione di queste uve dovrà giustificarne il motivo.
Ispettorato e Nas sottolineano tuttavia che, anche in presenza di qualità inferiore, non viene messa in discussione la qualità del prodotto e quindi non vi sarebbe alcun pericolo per i consumatori. Anche nel 2014 l'attività del Nas e dell'Ispettorato anti-frodi aveva portato a declassamenti di uve o distruzione di quantitativi rilevanti di ettolitri di prosecco «perchè il prodotto non era idoneo alla rivendicazione». «Le bottiglie uscite sul mercato, con il sigillo e contrassegno - hanno precisato fonti dell' Ispettorato di Conegliano -, sono comunque tutte in linea con quanto prescrive il disciplinare. Va ricordato che il nostro è anche un lavoro per tutelare il consumatore». I controlli, eseguiti nelle scorse settimane, hanno visto gli degli investigatori concentrarsi in particolare su una ventina di aziende trevigiane del Docg. «Come avviene in ogni situazione - osserva ancora l'Ispettorato -, c'è chi si attiene alle regole e chi no». Diverse aziende vinicole stanno ancora producendo gli atti richiesti. L'Ispettorato anti-frodi sottolinea infine l'importanza di attendere l'esito finale delle verifiche perchè, «come è accaduto anche in passato, ci sono state cantine a cui erano state fatte contestazione che poi, completata la documentazione, sono risultate essere in regola».
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