Prosecco, export record più 18 per cento in sei mesi
PORTOGRUARO. Volano le esportazioni di prosecco prodotto nel Veneto Orientale: nel primo semestre 2016, rispetto ad un anno fa, l’export registra un’impennata che arriva al 18%, con circa 4 milioni di bottiglie in più. Che tradotto in numeri significa un giro d’affari maggiore di circa 12 milioni di euro.
A rivelarlo l’ultima indagine di mercato effettuata del sito Luigi Wines.com di Luigi Lago professional sommelier Ais e Intenational Wine Consultant. In provincia di Venezia e ai confini con il Friuli ci sono oltre un centinaio di produttori delle bollicine tanto amate in tutto il mondo.
Per quanto concerne l’area portogruarese e sandonatese il report ha evidenziato come il prosecco arrivi prima di tutto in Germania, poi in Inghilterra, negli Usa e ultimamente in Russia ed anche Cina, mentre percentuali ancora basse riguardano il Giappone, mercato ancora da potenziare.
Per il sommelier Luigi Lago il successo si deve ad «uno spumante molto piacevole da gustare, con un livello qualitativo aumentato notevolmente visto l’apprezzamento nel mondo. I nostri produttori hanno lavorato talmente bene sulla qualità da ampliare i loro mercati». Franco Passador, direttore generale di Vivo Cantine viticoltori del Veneto orientale, commenta il dato positivo facendo invece riferimento alla lungimiranza delle imprese.
«I nostri produttori», dice, «hanno sempre creduto nella qualità con volontà e sacrificio. Grazie anche ad un’ottima gestione del territorio. Più di vent’anni fa ci sono state aziende che hanno fatto da apripista in Europa capendo che anche fuori dai confini nazionali il prosecco cominciava ad avere successo, diventando un brand». Soddisfazione espressa anche da Roberto Dal Cin presidente del mandamento sandonatese di Apindustria Venezia. «Abbiamo sempre cercato di promuovere il prosecco non solo per le sue doti, che oggi ne hanno determinato il successo, ma anche per metterlo in rete con gli operatori turistici al fine di promuovere le bellezze del territorio . Gli ultimi dati sull’export evidenziano un giro d’affari che cresce di circa 12 milioni di euro. Le aziende dell’area intera del prosecco, da Verona a Trieste, arrivano a produrre (compreso il Superiore) 500 milioni di bottiglie circa. Nel Veneto Orientale (compresa una parte di Friuli Venezia Giulia) si arriva a circa 20 milioni di bottiglie. Numeri davvero importanti: basti pensare che il Veneto Orientale si colloca tra le più importanti realtà come produzione nelle 436 aree italiane di denominazione di origine controllata».
Alessio Conforti
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